Sarà un sabato in cui il calendario internazionale regalerà tre derby più uno. Due si giocheranno in Inghilterra: nel nord di Londra tra Tottenham e Arsenal e sulle rive della Mersey tra Liverpool ed Everton. A Madrid, tornerà di scena il match tra Atletico e Real, dopo che le due squadre in questa stagione si sono già scontrate in Supercoppa spagnola e Copa del Rey. Infine, in Serie A sarà il turno di Juventus-Milan. Non un derby in senso stretto, ma pur sempre un grande match in un campionato che cerca di riemergere, sia dal punto di vista tecnico che economico. Su Calcioefinanza, li rigiochiamo dal punto di vista economico. Ecco chi vince e chi perde.
Nel North London il Tottenham ha l’Arsenal come modello
La finestra invernale del calciomercato si è appena conclusa. Rivelando un dato: nelle ultime 12 sessioni di gennaio, il Tottenham ha speso la bellezza di 123 milioni di sterline, circa 165 milioni di euro. Senza però incassare granché nella propria bacheca. Negli ultimi due bilanci, il club si è dato una regolata a livello di player trading. Nel 2013, il club ha chiuso con un saldo positivo di 7 milioni (128 milioni di euro di acquisti, 121 di cessioni), nel 2014 il club ha speso sul mercato 49,25 milioni di euro e ne ha incassati 48. Il tutto è stato accompagnato, negli anni, da un assestamento generale dei ricavi: tra il tra il 2011 e il 2013, il club di White Hart Lane ha incassato tra i 172 e 181 milioni di euro. Nell’ultima stagione, il grande salo a 216 milioni di euro, grazie soprattutto all’innalzamento dei ricavi del comparto broadcasting: +52%. Ora, il club lavora sull’aumento delle altre due voci. Il matchday è salito dell’11% (52 milioni di euro), ma l’obiettivo è il salto di qualità. Lo scorso 2 aprile, il presidente del club, Daniel Levy, ha annunciato la costruzione di un nuovo stadio, che dovrebbe essere completato entro il 2017. L’obiettivo degli Spurs è quello di arrivare, un giorno, ai ricavi da stadio dell’Arsenal, che nell’ultima stagione ha incassato 120,2 milioni di euro dall’Emirates.
I Gunners, strano a dirlo visto la rivalità, sono una sorta di modello per il Tottenham. Oltre lo stadio, l’Arsenal è messo meglio pure sul commerciale, visti i 92 milioni di euro incassati nella scorsa stagione, contro i 50 degli avversari. Il saldo del mercato dell’Arsenal però non è positivo. Nel 2013/14, il club ha chiuso il bilancio con un -39 milioni di euro nel saldo da player trading (12 milioni incassati, 51 spesi), mentre il prossimo bilancio vedrà un saldo negativo di -100,93 milioni di euro: 18,80 i milioni incassati, contro i 119 spesi, sui quali pesano i 42 spesi per Alexis Sanchez e i 20 rispettivamente per Danny Wellbeck e Calum Chambers.
Lavori ad Anfield e sponsor tecnico: vince il Liverpool
Sulle rive della Mersey, l’Everton festeggia per la prima volta l’ingresso nella top 20 della Football Money League di Deloitte. I Toffees hanno generato ricavi per 144 milioni di euro, ma molti dei quali arrivati dal gettito dei diritti tv: ben 105 milioni di euro. Anche i ricavi da stadio sono in aumento dell’11%, ma più di quello non si potrà crescere. Il Goodison Park è uno stadio dalla capacità ridotta e se si vorrà aumentare i ricavi dalla voce matchday, si dovrà traslocare in un nuovo impianto. Nell’ultimo bilancio, l’impatto del calciomercato è stato positivo: +14 milioni di euro (46 milioni incassati, 31 spesi). Il prossimo bilancio, invece, vedrà un saldo negativo di -38 milioni: 40 i milioni spesi, di cui 35 per Romelu Lukaku.
Dall’altra parte del fiume, il Liverpool si sta dando da fare proprio sul tema dello stadio. Aumentando la capienza di Anfield a 59mila spettatori, il club dovrebbe innalzare i propri introiti dal matchday: arriveranno 30 milioni di euro in più a stagione, che si aggiungeranno ai 61 milioni ottenuti lo scorso anno. E poi, la parte commerciale: con il nuovo accordo con New Balance, il Liverpool è il 4° club in Europa per ricavi da sponsor tecnico, sorpassando il Barcellona. Dal nuovo contratto, i Reds incasseranno circa 35 milioni a stagione, contro i 30 dell’attuale accordo con Warrior. Il tutto servirà per rientrare dai saldi negativi del calciomercato degli ultimi due bilanci. Nel 2013/14,il Liverpool ha speso 57 milioni di euro, per un saldo negativo di -24 milioni. Nel prossimo bilancio, l’impatto del mercato sarà di -52 milioni a causa dei 151 milioni spesi: a pesare saranno i soldi usati per acquistare Adam Lallana (31 milioni), Dejan Lovren e Lazar Markovic (25 milioni ciascuno) e Mario Balotelli (20 milioni).
A Madrid si lotta a colpi di stadio
Il Real Madrid è la squadra più ricca del mondo. I numeri, in questo senso, parlano chiaro: 550 milioni di euro di ricavi nel 2013/14. Una cifra gigantesca, alla quale hanno contribuito in maniera decisiva gli introiti dai diritti tv (204 milioni) e commerciali (231 milioni). Più “indietro” il matchday, con 113 milioni. In questo senso, il Real ha deciso di investire sullo stadio, per adeguare la voce botteghini alle altre due. Già solo l’accordo con Ipic (International Petroleum Investment Company) porterà nelle casse madrilene 400 milioni di euro nei prossimi 15 anni, ai quali andranno aggiunti nuovi incassi dal botteghino a partire dal 2017. Una condizione di salute finanziaria che ha permesso al Real di spendere e spandere sul mercato, senza battere granché ciglio sui -52 milioni di euro di saldo del 2013/14 (114 incassati/166 spesi) e, soprattutto, sui 94 milioni spesi per Gareth Bale. L’impatto sul bilancio 2014/15 sarà meno forte. Nelle ultime due finestre di mercato, il Real ha chiuso con un complessivo saldo di -21 milioni, con 8 giocatori ceduti ed 8 acquistati (114 milioni incassati/135 spesi).
Dall’altra parte della città, l’Atletico risponde anch’esso con un nuovo impianto di proprietà. I lavori del nuovo Calderon sono stati lunghi e difficili, ma dal 2016 i Colchoneros potranno trasferirsi. Sarà un impianto più grande dell’attuale, con 74mila posti. E soprattutto, porterà nuovi soldi nelle casse del club di Gil: 215 milioni di euro in 5 anni a partire dal 2016. Soldi che impatteranno sulla voce matchday, ferma al 2013/14 a 32 milioni di euro (19% dei ricavi totali) e che serviranno all’Atletico anche per provare a coprire alcuni buchi, come quelli relativi al debito con la Fiscalidad spagnola, di circa 150 milioni di euro. Non è un caso che il club abbia approvato l’ingresso nel proprio capitale di Wang Jianlin, magnate cinese del ramo immobiliare, che ha di recente acquistato il 20% di quote dell’Atletico, per un valore di 45 milioni di euro. Nel frattempo, il club ha provato a darsi una regolata sul mercato: nel 2013/14 il saldo è stato positivo per 43 milioni, mentre nel prossimo consuntivo sarà negativo per 29 milioni (pesano soprattutto gli acquisti di Griezmann per 30 milioni e di Mandzukic per 22 milioni).
Juve-Milan: i rossoneri inseguono
Che la Juve sia la prima squadra in Italia, non lo dice solo il campo. Lo dicono i soldi. A cominciare dai 279,4 milioni di euro di ricavi nel 2013/14. Assestata la voce relativa al matchday con il nuovo stadio (41 milioni di euro di introiti), firmato il nuovo accordo per i diritti tv in Italia e in attesa dei soldi del market pool Uefa, i bianconeri lavorano su commerciale. L’accordo nuovo con Adidas raddoppierà i soldi incassato a stagione: dai 15 di Nike si passerà a 30 milioni di euro all’anno, per i prossimi 6. Sul fronte mercato, la Juventus nel 2013/14 ha chiuso con un saldo positivo di 18 milioni di euro, contro i -16 milioni che impatteranno sul prossimo bilancio.
Il fronte commerciale è l’unico nel quale il Milan ha qualcosa in più da dire, grazie ai 102 milioni incassati nel 2013/14 e alla conferma dell’accordo con Emirates, che porterà nelle casse rossonere 85 milioni di euro ne prossimi 5 anni. Il Milan deve inseguire alla voce stadio, dove i 24 milioni di euro incassati rappresentano il 10% della torta. Il club di Berlusconi sta spingendo per il nuovo impianto e il 10 marzo si saprà se il progetto del Portello sarà quello giusto. Nel frattempo, il club deve stare attento sul mercato. Dopo il risultato di -17 milioni nel 2013/14, nel prossimo bilancio il saldo da calciomercato sarà positivo per 8 milioni di euro.
Alessandro Oliva