La candidatura di Michael van Praag alla presidenza della Fifa è la risposta concreta dell’Uefa all’accusa di ”mancanza di coraggio” rivoltagli da Joseph Blatter in un’intervista rilasciata alla CNN. Sulla rete statunitense, il presidente Blatter ha accusato l’Uefa di volerlo ”buttar fuori” dalla Fifa, senza peroò ”avere il coraggio” di affrontarlo. Anche se, formalmente, una confederazione continentale non può presentare un candidato, nel tardo pomeriggio, tramite il sito internet della federazione olandese, Michael van Praag, membro del comitato esecutivo Uefa, ha annunciato che cercherà di diventare presidente della Fifa il 29 maggio. Proprio contro Blatter.
Imprenditore nel ramo dell’elettronica, Van Praag è anche stato presidente dell’Ajax, dal 1989 al 2003. Al termine della riunione del comitato esecutivo Uefa, ieri pomeriggio a Nyon, non ha rilasciato dichiarazioni. Il segretario generale dell’Uefa, Gianni Infantino, ha invece affermato di ‘‘essere contento della candidatura di Michael van Praag, come di quella del principe Ali di Giordania. E’ importante che vi sia un vero dibattito attorno alla Fifa e ciò sarà possibile solo con candidadti credibili. Si tratta di qualcosa di buono per la democrazia”. Infantino ha tuttavia ribadito che Van Praag non è il candidato dell’Uefa. ”Non sono le Confederazioni continentali a votare. Ogni singola federazione effettuerà la propria scelta in piena libertà sulla base dei programmi di ogni candidato”. Il termine ultimo per presentare la propria candidatura alla presidenza della Fifa è fissato al 29 gennaio. Ma, per essere accettato, un candidato deve aver ricoperto ruoli dirigenziali in ambito sportivo ed ottenere cinque lettere di sostegno da parte di federazioni nazionali. Dopo aver effettuato le verifiche, la Fifa annuncerà la lista dei candidati ufficiali entro il 10 febbraio.
La Uefa dice no alla Goal Line Technology
Da Nyon arriva un altro colpo sorpresa. L’Uefa chiude alla tecnologia del gol-non gol. Ad affermarlo è proprio il segretario generale della federazione europea Gianni Infantino che, a margine della riunione del Comitato esecutivo svoltasi nella città svizzera ha detto: “L’Uefa è favorevole ad aiutare gli arbitri, ma la tecnologia è impiegata solo in Inghilterra e, dal prossimo anno, in Italia. In compenso, 34 federazioni hanno fatto ricorso ai cinque arbitri, come avviene nelle competizioni Uefa”. Infantino ha detto che: “Gli studi effettuati dimostrano che con la presenza degli arbitri di area, i direttori di gara principali commettono molti meno errori”. L’Uefa preferisce utilizzare le risorse necessarie verso altri programmi.