Si è conclusa stamattina, dopo quasi 24 ore, la perquisizione della Guardia di Finanza, incaricata dalla Procura di Udine, nella sede dell’Udinese Calcio. Da quanto si è appreso, l’indagine sarebbe alle battute iniziali e si articolerebbe in due filoni. Il primo, relativo alla società di calcio, ipotizza a carico del presidente della società Franco Soldati la dichiarazione fraudolenta mediante l’uso di fatture per operazioni inesistenti. Al vaglio degli inquirenti è il periodo tra il 2010 e il 2014. Si indaga su fatture emesse da società estere in particolare in relazione all’attività di scouting.
Il secondo filone, indipendente dal primo, riguarda il patron del club Gianpaolo Pozzo e la moglie Giuliana Linda, in relazione alla loro iscrizione all’Aire, Anagrafe italiani residenti all’estero. Secondo l’ipotesi investigativa, i coniugi sarebbero residenti in Spagna ma vivrebbero di fatto a Udine. Per trovare conferme a questa ipotesi ieri i finanzieri sono andati anche nella loro abitazione. L’ipotesi è di omessa dichiarazione.
Sulla vicenda è intervenuto l’avvocvato Giuseppe Campeis, che oggi ha ricevuto mandato per assistere legalmente Pozzo. Secondo il legale “al momento risulta che è in corso un accertamento sulla residenza all’estero” dei coniugi Pozzo, “come sta avvenendo per molti altri italiani iscritti all’Aire”. “Quando li incontrerò”, ha aggiunto Campeis, “faremo una valutazione più compiuta sulla vicenda. Seguiremo con attenzione le indagini”.
Da quanto si è appreso, intanto, i finanzieri nel corso della perquisizione all’Udinese calcio avrebbero duplicato i file del server della società. ”Abbiamo fornito massima collaborazione. Se avranno bisogno di ulteriori chiarimenti siamo a disposizione ma riteniamo che i documenti siano autoevidenti. Confidiamo di chiarire la vicenda al più presto”, ha riferito l’avvocato Maurizio Conti, legale di Soldati.