Ebola, il Marocco non vuole la coppa. Al suo posto ancora il Sud Africa

La Confederazione del Calcio Africano (CAF) ha accettato di discutere riguardo una richiesta da parte degli…

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La Confederazione del Calcio Africano (CAF) ha accettato di discutere riguardo una richiesta da parte degli organizzatori della prossima edizione della Coppa delle Nazioni Africane nella quale si chiede di rinviare il torneo a 16 nazioni a causa della crisi ebola che sta attanagliando i paesei africani. Anche se ha già anticipato che sarà molto difficile poterlo fare.

Il governo del Marocco ha scritto alla CAF per chiedere che l’evento, di cui sarà il paese ospitante e che andrà in scena dal 17 gennaio al 8 Febbraio, possa essere rinviato, una richiesta che sarà discussa nel corso della prossima riunione del comitato esecutivo CAF del 2 novembre, seguita dopo 24 ore da un incontro separato con i funzionari marocchini.
Più di 4.000 persone sono morte in Africa occidentale a causa del virus e il ministero della salute marocchino vuole che la Coppa d’Africa rimanga fuori dal Marocco, in linea con la sua politica di evitare eventi “che coinvolgano paesi colpiti dal virus Ebola“. La CAF ha risposto in un comunicato che ci sono stati cambiamenti nel calendario”  sottolineando che “sin dalla prima edizione nel 1957 la Coppa d’Africa non ha mai assistito a un differimento o ad un cambiamento di programma.”

Nel mese di luglio le Seychelles hanno annullato la loro partita casalinga di qualificazione perr la Nations Cup contro la Sierra Leone a causa dei timori per la diffusione del virus Ebola e per questo la CAF aveva posto un divieto a tempo indeterminato in Sierra Leone, Liberia e Guinea, i tre paesi più colpiti dal virus, ad ospitare le partite nei loro paesi.
La Sierra Leone e la Guinea, le due nazioni coinvolte nella Coppa d’Africa, hanno giocato le loro partite casalinghe, rispettivamente, nella Repubblica Democratica del Congo ed in Marocco.

Il Ministro dello sport del Marocco, Mohammed Ouzzine, ha detto che è troppo presto per dire come il suo paese reagirebbe qualora la CAF mantenga la sua posizione attuale. “Abbiamo organizzato per incontrarci e per discutere delle opzioni tecniche collegate a questa domanda di rinvio. Questa richiesta è motivata essenzialmente dalla ultima relazione dell’Organizzazione mondiale della sanità, che conteneva numeri allarmanti in merito all’entità e alla diffusione del virus. Tutto ciò significa che (il Marocco) di fronte a una responsabilità storica comprendiamo le difficoltà della CAF, ma ricordiamoci che mai nella storia c’è stata una tale epidemia di Ebola” .

Se il torneo venisse spostato dal Marocco il Sud Africa potrebbe potenzialmente intervenire, dopo essere già intervenuto due volte in soccorso del torneo, sostituendo il Kenya nel 1996 e l’anno scorso la Libia, devastata dalla guerra.

Alberto Lattuada