Calcioscommesse, il processo per Bari-Lecce alle battute finali

Accompagnamento coattivo e ammenda da 350 euro per Giuseppe Vives, ex calciatore del Lecce, che ha giustificato la sua assenza nel processo barese sul calcioscommesse in cui era stato citato…

Accompagnamento coattivo e ammenda da 350 euro per Giuseppe Vives, ex calciatore del Lecce, che ha giustificato la sua assenza nel processo barese sul calcioscommesse in cui era stato citato come testimone «per impegni professionali». Nella prossima udienza del 12 novembre l’ex giallorosso, attualmente al Torino, sarà costretto a venire a Bari per testimoniare.

Il processo è quello sul presunto derby truccato di serie A del 15 maggio 2011, che secondo la Procura di Bari fu comprato dal club salentino per 230mila euro. Sono imputati con l’accusa di frode sportiva l’ex presidente del Lecce Calcio Pierandrea Semeraro, l’imprenditore salentino Carlo Quarta e Marcello Di Lorenzo, amico dell’ex calciatore biancorosso Andrea Masiello (che ha patteggiato nell’ambito dello stesso procedimento insieme con i suoi amici Gianni Carella e Fabio Giacobbe).

Nella prossima udienza dinanzi al giudice monocratico Valeria Spagnoletti sono previste anche la requisitoria del pm con le richieste di condanna e le discussioni delle parti civili (Figc, oltre 200 tifosi del Bari e del Lecce, Confconsumatori) e dei difensori degli imputati. Repliche e sentenza sono fissate per l’udienza del 26 novembre.

Fabio Colosimo