Caso Neymar, Sandro Rosell martedì di fronte al giudice Ruìz

Sul caso Neymar ancora deve esser fatta piena chiarezza, tanto che, come riporta il quotidiano spagnolo As, l’ex presidente del Barcellona, Sandro Rosell,

Sul caso Neymar ancora deve esser fatta piena chiarezza, tanto che, come riporta il quotidiano spagnolo As, l’ex presidente del Barcellona, Sandro Rosell, sarà chiamato, martedì prossimo, a presentarsi davanti al giudice Pablo Ruiz per rispondere del reato di appropriazione indebita, legata alla firma del calciatore brasiliano con la società blaugrana. Caso che costrinse Rosell a rassegnare le dimissioni dalla carica presidenziale in favore di Josep Maria Bartomeu.

Contemporaneamente, si presenterà al processo il legale del Barça, Antonio Rossich, che difenderà il club stesso (come persona giuridica) dal reato fiscale imputatogli per una presunta frode di 9.1 milioni di euro nella questione legata al giocatore.

Un importo che potrebbe aumentare a 11,7 milioni di euro se fosse confermata la sottrazione di 2,6 milioni di euro dall’esercizio 2014. Sarà poi chiamato a testimoniare Arthur Amich della società di revisione Deloitte in quanto responsabile delle relazioni di revisione dei bilanci del Barcellona nella stagione 2012 e 2013.

L’accusa su cui si fonda il processo è su quanto trasmesso al tribunale dal procuratore José Perals, il quale sostiene che il club, allora guidato da proprio da Rosell, abbia omesso il pagamento di oltre 9 milioni di euro, non dichiarati ai fini tributari. E ravvisa indizi di “una serie di contratti simulati e operazioni d’ ingegneria finanziaria che si sono concluse con la presunta frode” di una quantità ingente di denaro al fisco, di molto superiore al limite di 120.00 euro previsto dal Codice Penale. Secondo Perals, la parte dell’ingaggio che non risulta nelle dichiarazioni dei redditi della società, è di 37,9 milioni di euro (una cifra che si deduce dai pagamenti derivati dall’ingaggio, che sono stati di 10 milioni di euro nel 2011 e 27,920 milioni nel 2013), base sulla quale è stata stimata la presunta evasione di 9,1 milioni di euro di tasse.

Una storia scottante cominciata quasi per caso, dalla denuncia di un socio del club di Barcellona, Jordi Cases, che citò l’ex numero 1 blaugrana per appropriazione indebita quando volle vederci chiaro sui termini di un’operazione piuttosto intricata.

Fabio Colosimo