Diritti tv via Internet, la Serie A ci riprova dopo il primo flop

La Lega di Serie A, attraverso l’advisor Infront, ha pubblicato il bando per avviare la trattativa privata per il…

La Lega di Serie A, attraverso l’advisor Infront, ha pubblicato il bando per avviare la trattativa privata per il pacchetto E (Internet) dopo che l’asta era andata deserta. Secondo gli operatori del settore, tuttavia, appare difficile che, in base all’esito della prima gara, la Serie A riesca a spuntare cifre importanti. Anzi, c’è addirittura il rischio che nessuno si presenti anche nella trattativa privata.

Perché? E’ stato lo stesso Marco Bogarelli, numero uno dell’advisor della Seriea A, Infront Italia, a spiegarlo in una recente intervista a Milano Finanza, dove però ha dimostrato la determinazione di andare avanti.

Le sue parole in merito spiegano meglio la situazione:”Innanzitutto lo rifaremo. Purtroppo viviamo in un paese dove la banda larga è limitata, mentre il consumo di calcio richiede tecnologia e alta definizione. Il fatto di non avere l’infrastruttura che consente di arrivare nelle case con la banda larga costringe a rimanere sui media tradizionali. E poi Sky e Premium permettono di vedere i canali in mobilità. Noi avevamo pensato il pacchetto per le telco, ma si sono alleate con le pay tv. Invece, l’accesso diretto al contenuto può permettere alle telco di aver più margini di trattativa con le tv”.

Poi aggiunge:”Indubbiamente il futuro è della banda larga, e in questo i gruppi di tcl hanno servizi e attività che possono accelerare il processo. Telecom avrebbe sia il billing sia il call center sia l’infrastruttura, per diventare a pieno titolo un distributore di contenuti tv”.

Fabio Colosimo