Il sito specializzato www.lajugadafinanciera.com, sulla base dei dati offerti da transfermarkt.com in queste ultime 4 stagioni di Serie A, ha evidenziato come gli stadi della massima serie italiana non abbiano superato il 60% della loro capacità di spettatori. Solo la Juventus nelle ultime stagioni ha avuto in media il 91% di partecipazione dei propri tifosi ai propri match casalinghi.
Una delle chiavi per comprendere questo motivo sono gli stadi fatiscenti, dei 54 stadi con maggiore capacità in Italia, solo due hanno aperto i battenti nel XXI secolo, lo Juventus Stadium nel 2011 e il San Filippo di Messina nel 2004. Il Meazza di Milano è stato costruito negli anni ’20, lo Stadio Olimpico di Roma nel 1952, il San Paolo di Napoli nel 1959, l’ Artemio Franchi di Firenze nel 1931 e molti di loro hanno avuto solo alcuni aggiornamenti per la Coppa del Mondo del 1990.
L’esempio del Toro
Spesso gli impianti sono affittati dalle diverse amministrazioni cittadine ed è per questo che squadre come la Roma (oggi alle 11 la presentazione del nuovo progetto firmato Pallotta e Dan ), la Lazio e la Sampdoria stanno già lavorando su progetti per avere una propria casa; come esempio “esemplare” è stato preso il Torino, che ha uno stadio con una capacità di “soli” 41.000, ma che ha avuto un successo clamoroso passando dalle 25.000 persone presenti nel vecchio Delle Alpi, la cui capienza era di 70.000 posti, ad un quasi tutto esaurito del più piccolo Olimpico.

La difficile situazione degli Ultras
Ma la costruzione di nuovi stadi non sarà facile, l’Italia sta vivendo un momento di grandi tagli alla spesa pubblica e l’assalto a tali progetti richiede il coinvolgimento delle autorità, essendo molto più complicato nelle grandi città dove l’attrazione turistica principale non è un campo di calcio comunque moderno. Se si aggiunge un poi l’inquietudine dei tifosi nell’andare allo stadio, il cocktail diventa un quadro desolante, ma l’Italia, però, sta provvedendo con nuove sanzioni soprattutto in chiave razzista o sugli gli scontri, che spesso, si manifestano fuori dalle mura degli stadi.