Difficilmente trasmettere la Serie A costerà a Mediaset meno rispetto agli ultimi anni. E’ questo il parere delle principali case di brokeraggio, un parere che sta pesando in questi giorni sul titolo del gruppo televisivo controllato dalla Fininvest. A Piazza Affari, nonostante l’avvio di seduta positivo per i principali indici, il titolo del biscione cede circa l’1%, toccando i minimi dall’inizio di luglio 2013 sotto quota 2,9 euro.
Lunedì la Lega Calcio, che raccoglie i 20 club di Serie A, ha rinnovato l’accordo con l’advisor Infront che si occuperà di vendere alle televisioni i diritti italiani della Serie A. Il nuovo contratto prevede un minimo garantito da parte di Infront alle squadre di calcio di 5,9 miliardi di euro per sei stagioni (980 milioni all’anno per il primo triennio e un miliardo all’anno circa per il secondo triennio). Una volta definite linee guida nel giro di qualche mese dovrebbe partire l’asta per vendere i diritti delle varie piattaforme dei prossimi sei campionati di calcio.
“Giudichiamo l’annuncio in un’ottica negativa per Mediaset”, scrivono gli analisti di Mediobanca Securities, “dal momento che la nuova proposta di Infront implica che Mediaset paghi almeno lo stesso ammontare di quanto speso in passato (cioè circa 270 milioni all’anno), mentre ci si aspettava un significativa riduzione dei costi alla luce della debolezza del mercato pubblicitario e della fase difficile della tv a pagamento”.
“Per Mediaset”, concordano gli analisti di Intermonte, “si tratta di una notizia negativa. I termini dell’accordo tra la Lega Calcio e Infront rendono meno probabile che la società riesca a rinegoziare una riduzione del costo dei diritti del calcio come aveva auspicato”.