Plusvalenze fittizie, Cesena e Chievo a processo il 17 luglio

Plusvalenze fittizie Chievo e Cesena – Prosegue il caso delle plusvalenze fittizie, che sta tenendo banco in casa Cesena e Chievo. Come scrive “Adnkronos”, il 17 luglio il Tribunale federale…

Allenatori calcio di base

Plusvalenze fittizie Chievo e Cesena – Prosegue il caso delle plusvalenze fittizie, che sta tenendo banco in casa Cesena e Chievo. Come scrive “Adnkronos”, il 17 luglio il Tribunale federale nazionale della Federcalcio dovrà occuparsi della questione.

Plusvalenze fittizie Chievo e Cesena, 30 calciatori coinvolti nel caso

Stando all’ipotesi della Procura Federale il Chievo Verona ed il Cesena si sarebbero scambiati 30 calciatori generando plusvalenze per milioni di euro. I giocatori in questione sono: Haddou, Tomassini, Gkaras, Magrini, Concato, Mazzavillani, Mahmuti, Bartoletti, Foletto, Andreoli, Eziefula, Sarini, Tosi, Rodriguez de Miguel, Zambelli, Grieco, Placidi, Garritano, Borgogna, Rigione, Zoppi, Asllani, Cantarelli, Drudi, Parol, Mansi, Galassi, Di Cecco, Fonte e Romano.

Plusvalenze fittizie, deferiti i presidenti di Chievo e Cesena

In sostanza, sarebbe stato indicato «un corrispettivo superiore al reale, allo scopo di commettere le condotte disciplinarmente rilevanti, violazione dell’obbligo di osservanza delle norme federali nonché dei doveri di lealtà, correttezza e probità». Per questo motivo, i dirigenti dei due club sono stati deferiti per illecito amministrativo, il più grave per il codice di giustizia sportiva, mentre le due società sono state deferite «a titolo di responsabilità diretta ed oggettiva».

Plusvalenze fittizie Chievo e Cesena, contabilizzati nei bilanci oltre 25 milioni di euro

Il deferimento dei dirigenti è scaturito dall’aver contabilizzato nei bilanci dei due club plusvalenze fittizie per complessivi euro 25.380.000 e «immobilizzazioni immateriali di valore superiore al massimo consentito dalle norme che regolano i Bilanci delle società di capitali per complessivi euro 23.850.000, condotte finalizzate a far apparire un Patrimonio Netto superiore a quello realmente esistente alla fine di ciascun esercizio e di ciascun semestre, così da ottenere la Licenza Nazionale e l’iscrizione al campionato di Serie A delle stagioni 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018 in assenza dei requisiti previsti dalla normativa federale». Una prima sentenza sul caso potrebbe essere emessa il 24 luglio e in caso di ricorso di una delle parti il secondo grado di giudizio potrebbe arrivare i primi di agosto.