Una presa di posizione insolita che forse cela qualche ruggine del passato mai superata: il Barcellona difende Messi contro la FIFA e protegge il suo calciatore più rappresentativo attaccando senza mezze misure la più alta autorità del calcio mondiale, colpevole di aver sospeso la Pulce per quattro gare della nazionale argentina. La colpa di Messi è stata aver insultato il guardalinee durante la partita disputata dall’Albiceleste nei giorni scorsi contro il Cile, valida per la qualificazione ai Mondiali in Russia del 2018: beccato dalla telecameew. Il Barcellona, come si dice in gergo, reagisce toccandola piano: il club si definisce “sorpreso e indignato” perché considera la sospensione “ingiusta e totalmente sproporzionata”.
Il club nel laconico comunicato (7 righe, ma infuocate) ribadisce il proprio sostegno a Messi, considerato “un giocatore esemplare in termini di condotta, dentro e fuori dal campo”.
Official FC Barcelona statement regarding FIFA suspension of Leo #Messi: https://t.co/BuOmRCeCDP pic.twitter.com/Bc8DbrB9oq
— FC Barcelona (@FCBarcelona) March 29, 2017
La sospensione di Messi vale, ovviamente, solo per le gare della nazionale argentina e così quella del Barcellona diventa ancor di più una difesa anomala. Se per i blaugrana la tribuna obbligata di Messi non avrà alcun valore, tutt’altra sorte tocca alla Selecion: le quattro partite senza la Pulce sono incominciate ieri sera e pure male visto che la nazionale argentina ha perso 2 a 0 in Bolivia mettendo a rischio la stessa qualificazione diretta al mondiale.
Le altre gare che Messi salterà saranno contro Uruguay, Venezuela e Perú; con il talento blaugrana che potrà rientrare in campo solo in occasione dell’ultima giornata contro l’Ecuador, il 10 ottobre. A quel punto i giochi potrebbero essere fatti, anche se magari Lionel spera che i suoi compagni possano essere in grado di conquistare anche senza di lui il biglietto aereo per Mosca.