Natixis vuole la pace tra Berlusconi e Bolloré: "A Vivendi il 49% di Mediaset, più Premium"

Una doppia Offerta pubblica di acquisto amichevole di Vivendi su Mediaset e Mediaset Espana che alla fine permetta a Fininvest di mantenere il 51% del Biscione e consenta a Vivendi di conquistarne…

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Una doppia Offerta pubblica di acquisto amichevole di Vivendi su Mediaset e Mediaset Espana che alla fine permetta a Fininvest di mantenere il 51% del Biscione e consenta a Vivendi di conquistarne il restante 49%, più tutta la pay tv Premium. È questa la soluzione di compromesso che Natixis suggerisce alla media company francese per chiudere ogni controversia con la famiglia Berlusconi dopo la mancata chiusura dell’accordo Vivendi-Mediaset siglato ad aprile, saltato a luglio e sbarcato in tribunale in autunno.

Gli analisti Jerome Bodin e Pavel Govciyan di Natixis ipotizzano un riassetto di Mediaset che porti insomma a separare le attività della tv in chiaro in Italia e in Spagna da quelle di pay tv e di produzione televisiva. In sostanza, dopo le due opa a Milano e Madrid, Vivendi terrebbe per sé il 100% di Premium e il 100% delle attività di produzione televisiva come Medusa e Taodue; mentre la tv in chiaro finirebbe in un veicolo controllato al 51% da Fininvest e al 49% da Vivendi. In questo scenario Vivendi si riserverebbe l’opportunità di conquistare anche le altre quote, consentendo di contro a Fininvest di entrare nell’azionariato del gruppo francese come secondo socio alle spalle di Vincent Bolloré.

Così ci sarebbero vantaggi per tutti, secondo i broker. Primo, la famiglia Berlusconi continuerebbe a controllare il core business di Mediaset, la tv in chiaro, e avrebbe la possibilità di aumentare la presenza sullo scacchiere free europeo rilevando le reti gratuite di Vivendi; secondo, sarebbe limitato il rischio regolatorio costituito dalle norme in materia di concentrazione tra tlc e tv su cui l’Agcom ha aperto un’istruttoria, dato il controllo di Vivendi su Telecom dove sono – anche lì – ad un passo dall’opa obbligatoria.

Ovviamente tutto ha un costo. Sempre secondo gli analisti francesi, che hanno seguito passo dopo passo Bolloré nella sua scalata a Mediaset, il conto finale sarebbe di 2,8 miliardi di euro; tanti, ma molto meno dei circa 7 che servirebbero per conquistare tutto il malloppo senza un accordo con la famiglia Berlusconi. I 2,8 miliardi di euro servirebbero per le due opa, considerando un premio del 10% rispetto livelli attuali di Mediaset e Mediaset Espana, la cessione a Fininvest del 51% delle attività di tv in chiaro e la posizione finanziaria netta di Mediaset.