Fininvest svaluta (e rivaluta) il Milan in vista della cessione ai cinesi

Quanto vale il Milan nel bilancio Fininvest – Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi cui fanno capo Mediaset, Mondadori, Banca Mediolanum e AC Milan, ha svalutato la partecipazione del 99,9%…

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Quanto vale il Milan nel bilancio Fininvest – Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi cui fanno capo Mediaset, Mondadori, Banca Mediolanum e AC Milan, ha svalutato la partecipazione del 99,9% nella società rossonera in vista della cessione alla cordata cinese annunciata lo scorso 5 agosto.

Da quanto emerge dal bilancio civilistico Fininvest al 31 dicembre 2015 consultato da Calcio e Finanza, la holding presieduta da Marina Berlusconi ha effettuato una svalutazione di 81,42 milioni sulla partecipazione nel Milan per tenere conto “di trattative in corso con terze parti”.

Nonostante la svalutazione, il valore di carico del Milan nel bilancio civilistico della Fininvest al 31 dicembre 2015 è tuttavia aumentato rispetto al 2014, passando da 425,42 milioni (al netto dei debiti) a 494 milioni (sempre al netto dei debiti).

Quanto vale il Milan nel bilancio Fininvest 2015
 

Questo perché nel corso del 2015 Fininvest ha effettuato versamenti soci in conto capitale e ripianamento perdite per complessivi 150 milioni.

Il valore di carico di fine 2014 è stato pertanto rettificato in negativo per 81,42 milioni (425,42 – 81,42 = 344 milioni) e incrementato poi dei 150 milioni di nuovo capitale versati nel corso del 2015 (344 + 150 = 494 milioni).

Dal punto di vista fiscale, invece, l’effetto positivo per Fininvest dall’adesione del Milan al consolidato fiscale del gruppo è stato di 13,9 milioni nel 2015.

Galliani nel mirino dei piccoli azionisti del Milan

Intanto i piccoli azionisti del Milan se la prendono con l’attuale ad del club Adriano Galliani per l’acquisto del centrocampista proveninente dal Besiktas, Josè Sosa.

Giuseppe La Scala, Vice Presidente dell’Associazione Piccoli Azionisti del Milan ha dichiarato a Milan News: “La gran parte della critica sportiva e, sostanzialmente, tutta la tifoseria sono esterefatti di fronte ad un’ operazione  del tutto inspiegabile, sia pure nel quadro di questa assurda “campagna non- acquisti” condotta daGalliani”.

“Ma occorre reagire anche nelle sedi istituzionali a questo vero e proprio atto di mala gestio, che risulta gravemente pregiudizievole per il club rossonero anche sotto il profilo economico e societario”, ha aggiunto La Scala.

“Non posso credere che i nuovi azionisti di maggioranza possano restare indifferenti di fronte a fatti che modificano qualitativamente – in peggio – lo stato patrimoniale della società e che prefigurano per un conto economico già dissestato costi ulteriori – a loro futuro carico – per oltre 6 milioni di euro all’ anno. Se così fosse, ci sarebbe da preoccuparsi assai. In ogni caso, alla prossima assemblea del Milan chiederò di deliberare l’azione sociale di responsabilità nei confronti di Galliani e degli altri amministratori consenzienti”.