Bilancio Milan, l’impatto del calciomercato sui conti 2015 e 2016

Bilancio Milan, l’impatto del calciomercato sui conti 2015 e 2016 – Dopo avere analizzato i conti di Inter e Juventus (leggi qui le analisi di C&F sui conti dei…

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Bilancio Milan, l’impatto del calciomercato sui conti 2015 e 2016 – Dopo avere analizzato i conti di Inter e Juventus (leggi qui le analisi di C&F sui conti dei nerazzurri  e su quelli dei bianconeri), ecco quella relativa all’impatto che la finestra di mercato estiva avrà sui conti del Milan.

Prima di considerare i numeri, è doverosa una premessa importante. Il bilancio del Milan, diversamente da quelli di Juventus e Inter, non fa riferimento alla stagione sportiva, ma all’anno solare. Dunque, per essere più chiari, il consuntivo dei rossoneri non si chiude al 30 giugno, ma al 31 dicembre di ogni anno.

Cosa significa? Prima di tutto, che tutte le operazioni di mercato realizzate nel 2015, comprese le risoluzioni delle comproprietà (che fino a quando sono esistite andavano risolte entro giugno) rientrano nel bilancio dell’anno solare 2015. Inoltre significa che solo plusvalenze e minusvalenze saranno registrate integralmente nel bilancio 2015. L’impatto di ammortamenti, ingaggi e saldo relativo ai prestiti impatterà invece solo per la metà, mentre l’altra restante finirà nel bilancio 2016.

Poiché la nostra analisi è relativa all’impatto sui conti del Milan delle operazioni realizzate nella sessione estiva del calciomercato, non sono invece state considerate le operazione effettuate nella finestra di gennaio 2015, che avranno anch’esse impatto sui conti del club rossonero al 31 dicembre 2015. 

Bilancio Milan, l’impatto sui conti 2015 e 2016 del mercato in entrata

Reduce da un’annata poco confortante sul campo, il Milan nella prima parte del 2015 si è ritrovato anche a dover fare i conti con un bilancio 2014 poco invidiabile. Il Milan ha chiuso lo scorso anno solare con una perdita netta di 91,28 milioni di euro, la più alta nella storia del club. Il patrimonio netto consolidato è negativo per 94,2 milioni. I debiti finanziari netti ammontano a 246,8 milioni, dieci milioni in meno dell’anno precedente.

La trattativa con Mr Bee, che ha catalizzato l’attenzione (e le speranze) dei tifosi rossoneri ha dato solo in parte slancio alla campagna trasferimenti, considerato che le risorse per il mercato messe a disposizione di Adriano Galliani e della dirigenza rossonera sono arrivate ancora una volta dalla Fininvest della famiglia Berlusconi. Anche se non sono arrivati in rossonero tutti i giocatori di cui si era parlato: in particolare Kondogbia, Ibrahimovic e Witsel, obiettivo sfumato nelle ultime ore del mercato.

bilancio milan 2015 e 2016 l'impatto del calciomercato in entrata sui conti tabella
Bilancio Milan, l’impatto del calciomercato in entrata sui conti

Per quanto riguarda il mercato in entrata, sono arrivati 10 giocatori. Questi possono essere divisi in due parti, per così dire. Da un lato ci sono sei giocatori nuovi: Bertolacci, Bacca, Luiz Adriano, Romagnoli, Kucka e Josè Mauri. Mentre dall’altro ce ne sono quattro di ritorno, seppur con formule diverse: Ely, riacquistato dall’Avellino, Niang e Nocerino di ritorno dai prestiti, Balotelli in prestito dal Liverpool.

La prima tranche di arrivi, quella dei giocatori nuovi, è quella più onerosa. Per farli arrivare a Milanello, il club ha speso 86 milioni di euro in costo dei cartellini. Nel dettaglio: 30 per Bacca dal Siviglia, 25 per Romagnoli, 20 per Bertolacci, 8 per Luiz Adriano e 3 per Kucka, mentre per il solo Josè Mauri, svincolato dal fallimento del Parma Fc, non è stato versato nulla per l’acquisto del cartellino.

Le spese per ingaggi e ammortamenti ammontano in totale a 19,85 milioni di euro e 32,3 milioni di euro: la somma è di 52,15 milioni, che corrisponde all’impatto economico delle operazioni in entrata. 

Bilancio Milan, l’impatto sui conti 2015 e 2016 del mercato in uscita

Il saldo tra entrate e uscite viene ritoccato solo in minima parte dalle vendite di alcuni giocatori. Per la maggior parte, si tratta di calciatori che hanno lasciato il club dopo la fine del contratto.

Questa situazione fa sì che da una parte i ricavi da cessioni siano bassi e che il club possa contabilizzare plusvalenze davvero minime. Dall’altra parte, tuttavia, le casse societarie possono respirare un po’, grazie al risparmio totale sugli ingaggi da versare. Vediamo nel dettaglio le due facce di questa stessa medaglia economica sui conti rossoneri. Cominciamo con i giocatori ceduti. Le entrate a questa voce ammontano a 9 milioni di euro tondi. Il club ha venduto Rami al Siviglia per 3,5 milioni, Birsa al Chievo per 1,5 milioni, Saponara all’Empoli per 4 milioni. A questi vanno aggiunto 2 milioni in più per il prestito di El Shaarawy al Monaco: se il club del Principato decidesse di riscattarlo a fine anno, le casse rossonere riceverebbero 14 milioni di euro.

bilancio milan 2015 e 2016 l'impatto del calciomercato in uscita sui conti
Bilancio Milan, l’impatto del calciomercato in uscita sui conti

Da queste cessioni, il Milan risparmia 9,2 milioni di ingaggi, ai quali si aggiungono quelli non versati più ai giocatori che hanno lasciato il club per fine contratto o per rescissione: in questo caso, pesano soprattutto i risparmi legati a Bonera (2,4 milioni), Pazzini (5) e Robinho (4,2), Essien (5) e Muntari (5). In totale quindi, a fronte di incassi bassi dalle vendite e di una minusvalenza totale di -1,44 (per “colpa” soprattutto della rescissione di Robinho), il Milan può dire di aver realizzato risparmi per 42,4 milioni di euro sugli ingaggi, per un impatto economico complessivo di 49,62 milioni di euro.

Bilancio Milan, il saldo del calciomercato 2015/16

La politica del Milan fa sì che il saldo del calciomercato 2015/16 sia negativo dal punto di vista del rapporto tra entrate e uscite. Crescono anche i maggiori ammortamenti, ma c’è da registrare che l’impatto totale di questa sessione di mercato appena conclusa è, alla fine, negativo ma di molto poco: parliamo di -2,53 milioni di euro dati dal rapporto tra i 52,5 milioni di impatto in entrata e i 49,62 di quelli in uscita.

Si può dire che alla fine, il Milan non ha fatto un mercato “alla Mr Bee”, ma è quantomeno riuscito a tenersi in equilibrio grazie alla politica di risparmio sugli ingaggi: in ottica Fair Play finanziario, che il Milan dovrà rispettare in caso di qualificazione europea, non è affatto un aspetto di poco conto.

bilancio milan 2015 e 2016 l'impatto del calciomercato sui conti tabella
Bilancio Milan, l’impatto del calciomercato sui conti