Bilancio Inter, l’impatto del calciomercato – Il mercato dell’Inter sembrava non potesse decollare. Le restrizioni imposte dal Fair Play Finanziario, unite alla mancata qualificazione alla Champions, pareva avessero messo le ganasce alle operazioni di calciomercato nerazzurre.
Dubbi che per certi versi sono rimasti quando l’Inter ha vinto il derby di mercato con il Milan per l’acquisto di Geoffrey Kondogbia. Perchè anche con la spesa per il centrocampista (e per quelle future) – come analizzato da CalcioFinanza – il saldo del mercato doveva dipendere da un’eventuale plusvalenza importante. La cessione di Kovacic al Real Madrid ha permesso al management nerazzurro di tenere dritta la barra dei conti.
Ma la partenza del croato direzione Valdebebas (il centro tecnico del Real Madrid), come vedremo, non è stato l’unico fattore chiave di un mercato il cui bilancio può definirsi al momento ok a livello di conti e in particolare per le plusvalenze, ma meno per l’innalzamento delle spese per ingaggi e ammortamenti. A questo punto ora c’è il fattore decisivo: la qualificazione in Champions League. Gli investimenti fatti dal club devono rientrare, perché l’equilibrio dei conti è fondamentale.
Bilancio Inter, l’impatto del calciomercato in entrata sui conti 2015/16
Sul mercato, non si può dire che Erick Thohir si sia risparmiato. Ma lo ha fatto dando alla parte tecnica dello staff due mandati ben precisi.
Il primo: posticipare al prossimo anno una parte degli investimenti. Dalle casse del club sono usciti 79,5 milioni di euro, con un impatto sul prossimo consuntivo di 68,9 milioni: in particolare, oltre ai 30 del caso già citato di Kondogbia, pesano i 15 per Perisic, al termine di un tira e molla durato un’intera estate. Ma se si guardano nel dettaglio alcune operazioni, si scopre ad esempio che alcuni giocatori come Miranda e Jovetic siano arrivati in prestito con riscatto. Una formula già sperimentata da Piero Ausilio nei casi di Shaqiri e Brozovic: il giocatore arriva subito e il conguaglio per il riscatto viene pagato nella stagione successiva. Ecco che così verranno slittati i 9,5 milioni per il difensore ex Atletico Madrid e il 12 per Jovetic. A questi vanno aggiunti gli eventuali 11 milioni che l’Inter potrebbe decidere di esercitare per prelevare il serbo Ljaijc a titolo definitivo dalla Roma e per il quale al momento sono staio spesi 1,75 milioni per il prestito.
Il secondo mandato dato da Thohir al management è stato quello relativo ai bonus: farli scattare solo se si raggiungono determinati risultati sportivi. Un metodo seguito non solo dall’Inter, ma fondamentale per i nerazzurri per l’equilibrio dei conti. Anche qui, conta tantissimo arrivare in Champions: non solo si ci si mette in tasca 12 milioni per la sola qualificazione (leggi la tabella di Calcio&Finanza con i nuovi premi Uefa), ma si possono così onorare con più facilità i premi aggiuntivi da versare alle squadre cedenti, che vista la congiuntura economica accettano sempre più questo tipo di formula.
Ecco che allora l’Inter, a livello di bonus, si ritroverebbe a pagare nel caso di raggiungimento di risultati sportivi 5 milioni più al Monaco per Kondogbia, 2 milioni in più all’Atletico Madrid per Miranda e 4 in più al Wolfsburg per Perisic.

Bilancio Inter, l’impatto del calciomercato in uscita sui conti 2015/16
Per quanto riguarda il mercato in uscita, a spiccare è ovviamente la cessione di Kovacic al Real Madrid, grazie alla quale l’Inter è riuscita a realizzare una plusvalenza di 27,17 milioni di euro, con un impatto positivo di 33,13 milioni di euro sul bilancio. Si tratta del risultato che più di tutti ha permesso al club di tenere il saldo del meracto in equilibrio: nonostante le cessioni di altri 5 giocatori (Shaqiri, Kuzmanovic, Mbaye, Botta e Duncan), le plusvalenze realizzate non sono state all’altezza di quella generata dalla vendita del croato.
Va inoltre messa in conto una minusvalenza: quella di Hernanes, che con la sua cessione a 11 milioni genera un -2,33 milioni di euro: un dato compensato però dal risparmio sull’ingaggio di 6 milioni, per un impatto positivo complessivo sul bilancio di 8,11 milioni di euro. In totale, l’Inter ha risparmiato ingaggi per 29,7 milioni, per plusvalenze complessive di 37,34 milioni a fronte di 77,42 milioni incassati.

Bilancio Inter 2015/16, il saldo del calciomercato
Si arriva così al punto. Per quanto riguarda il saldo del mercato, il saldo tra entrare e uscite e negativo per soli 2,2 milioni, mentre è come visto positivo per 37,34 milioni. L’impatto totale sul bilancio è anch’esso positivo: 8,5 milioni. Ma ci sono altre due voci in rosso, sulle quali il club deve prestare attenzione in ottica Fair Play Finanziario: oltre al maggiore costo dei prestiti, in innalzamento di 8,5 milioni, pesano i maggiori ammortamenti per 4,3 milioni e l’aumento degli ingaggi per 16 milioni.

In ultima analisi, i conti potranno migliorare un po’ grazie alla cessione di Ricky Alvarez al Sunderland, sul quale dovrebbe intervenire la Fifa per dirimere la questione relativa al riscatto, che i Black Cats non vogliono esercitare. In caso di sua cessione, l’Inter incasserebbe 11 milioni totali, raddrizzando il saldo entrare/uscite a +8,8 ma lasciando comunque in negativo le voci su maggiori ammortamenti e ingaggi: ecco perché, ancora una volta, la qualificazione alla Champions diventa l’obiettivo principale del club.
