Lo storico sponsor del Bologna sta per fallire

Mercatone Uno – Lo storico sponsor del Bologna ha imboccato il viale del tramonto. Gli errori manageriali e la conduzione familiare del fondatore Romano Cenni e del suo socio storico…

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Mercatone Uno – Lo storico sponsor del Bologna ha imboccato il viale del tramonto. Gli errori manageriali e la conduzione familiare del fondatore Romano Cenni e del suo socio storico Valentini, che non hanno mai rinnovato il business dell’azienda, sta rischiando di far perdere il lavoro a 1.200 addetti di 34 punti vendita in tutto il Paese. Un’operazione di svendita totale, mai confermata, che, però, porterà alla fine di uno storico marchio italiano e emiliano in particolare.

Sembrano lontani i fasti in cui lo storico sponsor del Bologna portava il club emiliano fino alla semifinale di quella che fu la Coppa Uefa, ora Europa League. Il compianto Franco Scoglio e i suoi ragazzi deposero le armi solo contro il lo Sporting Lisbona, che fu poi sconfitto al penultimo atto della competizione continentale dai futuri campioni dell’Inter. Lo storico sponsor del Bologna fece anche una bella cavalcata in Coppa Italia dove si fermò anche qui ai quarti contro il Napoli e solo per un soffio non riuscì ad accedere all semifinale della competizione nazionale. Il Bologna si classificherà, però, solo al diciottesimo e ultimo posto in Serie A con 18 punti, peggior piazzamento di sempre in Serie A, retrocedendo in B per la seconda volta.

Lo storico sponsor del Bologna Calcio ha “ripiegato” nel calcio a 5

Lo storico sponsor del Bologna si è messo in disparte nel mondo del calcio scegliendo di sponsorizzare una piccola, ma promettente, realtà di calcio a 5. Il mercatone Uno Futsal, che si iscrisse per la prima volta alla Serie D 2009/2010, dove trionfò, conquistando un’inaspettata promozione in serie C2. Un anno di assestamento nella nuova categoria e poi un altro incredibile salto: la promozione diretta in C1 in compagnia della squadra di Cavalese e all’Olympia Rovereto. Lo storico sponsor del Bologna, ora, dovrà combattere una dura battaglia che si disputerà non sui campi verdi, ma all’interno delle aule di un tribunale. Questa volta i suoi più grandi tifosi saranno, però, i 1200 lavoratori che rischiano di rimanere a casa senza lavoro