Rummenigge, in Europa c'è bisogno di Milan e Inter. Nuove soluzioni finanziare per i club

Karl Heinz Rummenigge su Milan e Inter. Rummenigge, indimenticato bomber di Bayern Monaco e Inter e ora amministratore delegato della squadra bavarese, ha rilasciato oggi un’intervista alla Gazzetta dello…

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Karl Heinz Rummenigge su Milan e Inter. Rummenigge, indimenticato bomber di Bayern Monaco e Inter e ora amministratore delegato della squadra bavarese, ha rilasciato oggi un’intervista alla Gazzetta dello sport in cui ha aperto a un ammorbidimento delle regole del Fair Play Finanziario per far tornare a competere ai massimi livelli club come Milan e Inter che sono un patrimonio del calcio. Una svolta in qualche modo eclatante in quanto il numero uno del Bayern, come il suo cancelliere Angela Merkel nella politica, era in qualche modo considerato uno dei più intransigenti difensori del rigore finanziario nel calcio
Rummenigge, dopo aver elogiato il cammino della Juventus in Champions League, ha spiegato di non essere contento per la situazione di Milan e Inter, che a detta di Kalle, “hanno grossi nomi che servono alla competizione”

Nuove soluzioni per chi ne ha necessità

In questo quadro Rummenigge ha spiegato che per tornare ai massimi livelli i due club milanesi hanno “bisogno di avere un piano chiaro con tutte le possibilità finanziarie a disposizione, ma senza andare contro il fair play finanziario”. Non solo ma Rummenigge ha ricordato come l’Inter sia sotto inchiesta per le regole non rispettate.

Una volta detto questo, una svolta. Quasi un’ammissione di colpa per le regole forse troppo dure del Fair play Finanziario. “Anche noi come associazione dei club dobbiamo pensare come si potrebbero aiutare nel Financial fair play certe squadre come Inter e Milan, perché sono danneggiate in questo senso. Se hai un buco, difficilmente ne puoi uscire senza denaro fresco. Leggo che il Milan può essere venduto, ma il proprietario nuovo non può mettere troppo capitale senza andare contro le limitazioni Uefa. Quindi tocca anche a noi nomi grossi scovare una soluzione per non penalizzarle di più. Ci sono gli statuti chiari, rigidi ma dobbiamo rifletterci, per non danneggiare troppo i club” ha concluso il numero uno il suo intervento