La strategia di Mediaset dietro l'all-in sulla Champions League

Secondo gli analisti l’investimento sarebbe finalizzato a attrarre un nuovo socio nella newco tra Mediaset Premium e Digital+. Possibili colloqui con Sky.

UEFA premi Champions
(foto: Nicolò Campo/Insidefoto)

Mediaset in forte rialzo in borsa dopo l’aggiudicazione dei diritti tv per la Champions League del periodo 2015-2018. I titoli della società del Biscione, nelle prime ore di contrattazioni a Piazza Affari registravano un rialzo del 2,6%, riconquistando quota 4 euro. Ieri l’azienda guidata da Piersilvio Berlusconi ha annunciato di avere acquisito in esclusiva tutti i diritti pay e in chiaro della Champions League 2015-2018, inclusi gli highlights e i diritti di streaming su mobile e internet.

Secondo indiscrezioni il prezzo pagato sarebbe di complessivi 700 milioni, ovvero circa 233 milioni a stagione. Gli analisti avevano messo in conto prezzi più bassi. “Visto il negativo andamento del business”, hanno ad esempio commentato gli esperti di Equita Sim, “ci saremmo attesi una deflazione dei diritti sia pay sia Fta (free to air, ndr)”.

Secondo gli analisti il gruppo della famiglia Berlusconi ha deciso di pagare un premio per acquisire i diritti in esclusiva perché in tal modo Mediaset Premium avrebbe più appeal per un nuovo possibile socio o per la stessa Sky, se fosse interessata alla newco Mediaset Premium-Digital+ (verificati i vincoli antitrust). In aggiunta Mediaset potrebbe negoziare con Sky i diritti pay per la Champions 2014-2015 o i diritti della serie A, se Sky dovesse ottenere delle esclusive per alcune squadre (asta entro fine anno).

“Riteniamo che la strategia, abbia senso solo in ottica di eventuale disimpegno dalla Pay. Un business che non è core per il gruppo e che non ha assicurato ritorni positivi fino ad oggi”, hanno concluso gli esperti di Equita, che hanno confermato la raccomandazione di “hold” sul titolo.

Anche per Intermonte la mossa è propedeutica a future scelte sulle piattaforme Pay. Comunque gli analisti raccomandano cautela sulle azioni (underperform).