Fatturati stabili, export in crescita e produzione in controtendenza rispetto al resto del mondo: il settore vinicolo italiano continua a mostrare la sua forza, nonostante un 2024 segnato da cali generalizzati a livello globale. Lo rivela l’annuale Indagine sul settore vinicolo in Italia dell’Area Studi Mediobanca, che analizza i bilanci delle 255 principali società del comparto (con fatturato superiore ai 20 milioni di euro), rappresentative del 94,9% del totale nazionale.
Nel dettaglio, il 2024 si è chiuso con una produzione mondiale di vino stimata in 226 milioni di ettolitri (-4,8%) e consumi a 214 milioni (-3,3%). L’Italia, al contrario, ha registrato un aumento produttivo del +15,1% rispetto al 2023, conquistando il primo posto a livello mondiale, con consumi interni in leggera crescita (+0,1%) pari a 37,8 litri pro-capite.
La produzione di vino in Italia: i dati regione per regione
L’analisi dell’Area Studi di Mediobanca ha poi puntato il mirino in particolare sulla classifica regione per regione. In particolare, il Veneto è la prima regione in Italia per produzione di vino: da sola produce un quarto di tutto il vino italiano. È anche la prima per valore economico, superando il 20% del totale nazionale. Al secondo posto c’è la Puglia, che produce circa il 16% del vino italiano, ma il suo valore è più basso (12,6%).
Piemonte e Toscana producono meno vino (tra il 4 e il 5%), ma il loro vino vale molto di più, arrivando vicino al 10% del valore totale. Al contrario, la Sicilia produce molto, ma il valore del suo vino è più basso rispetto alla quantità. Il Veneto è anche la regione che esporta di più: da sola rappresenta oltre il 35% delle esportazioni italiane di vino, il doppio rispetto a Piemonte e Toscana, che si fermano al 15% ciascuna.
Guardando ai risultati economici delle aziende vinicole, quelle toscane hanno il miglior margine di guadagno, mentre le abruzzesi ottengono il miglior rendimento sugli investimenti. Il Piemonte è secondo in questa classifica. I produttori del Piemonte, della Toscana e dell’Abruzzo esportano una buona parte del loro vino (oltre il 58% del fatturato). La Puglia e la Lombardia ottengono i migliori risultati sul ritorno del capitale investito. La Lombardia è anche seconda per margine di guadagno, ma esporta meno (solo il 24%). Nel 2024, le aziende del Friuli crescono di più, sia in Italia (+8,2%) che all’estero (+7,1%). Bene anche la Toscana (+2,3% in Italia e +4,6% all’estero). Per il 2025 si prevede una buona crescita per le aziende abruzzesi, con vendite in aumento del 7,5%.
Classifica produzione vino Italia, la produzione in volume (%) per regione
- Veneto: 25,0%
- Puglia: 16,1%
- Emilia-Romagna: 14,6%
- Sicilia: 11,3%
- Piemonte: 4,6%
- Abruzzo: 4,2%
- Toscana: 4,2%
- Friuli-Venezia Giulia: 4,0%
- Lombardia: 3,0%
- Trentino-Alto Adige: 2,9%
- Lazio: 2,3%
- Campania: 1,9%
- Marche: 1,4%
- Sardegna: 1,3%
- Molise: 1,2%
- Umbria: 0,9%
- Calabria: 0,6%
- Basilicata: 0,2%
- Liguria: 0,2%
- Valle d’Aosta: 0,1%
Classifica produzione vino Italia, la produzione in valore (%) per regione
- Veneto: 22,8%
- Puglia: 12,6%
- Piemonte: 9,8%
- Toscana: 9,5%
- Emilia-Romagna: 7,9%
- Lombardia: 6,3%
- Sicilia: 5,1%
- Friuli-Venezia Giulia: 4,7%
- Trentino-Alto Adige: 4,6%
- Sardegna: 3,7%
- Lazio: 3,1%
- Calabria: 2,7%
- Campania: 2,5%
- Abruzzo: 1,6%
- Umbria: 1,1%
- Marche: 0,9%
- Basilicata: 0,5%
- Molise: 0,3%
- Liguria: 0,2%
- Valle d’Aosta: 0,1%