Nelle ultime settimane sono arrivate le prime manifestazioni d’interesse per l’acquisizione di una quota nel capitale di uno dei nomi più celebri della ristorazione e della cucina italiana: il ristorante Da Vittorio, insignito di tre stelle Michelin.
In particolare, sembra che sia in fase di trattativa la cessione di una sostanziosa partecipazione di minoranza dello storico gruppo. Tra i potenziali acquirenti figurano alcuni fondi internazionali e importanti family office con un forte interesse per il settore.
La documentazione riservata dell’azienda, i cosiddetti teaser, redatta dagli advisor finanziari incaricati — Banca Imi (Gruppo Intesa Sanpaolo) ed Emintad — è già in circolazione da qualche tempo. L’ingresso del nuovo partner finanziario punta a raccogliere capitali per sostenere lo sviluppo internazionale del marchio Da Vittorio, non solo nel settore dei ristoranti ma anche per espandere la presenza in bistrot e hotel. Le offerte sono attese per l’inizio del 2025, con una valutazione complessiva del gruppo che, secondo indiscrezioni di mercato, si aggirerebbe intorno ai 300 milioni di euro.
Il gruppo Da Vittorio, noto soprattutto per il prestigioso ristorante tristellato di Brusaporto, in provincia di Bergamo, e per le sedi di Shanghai e St. Moritz, è di proprietà della famiglia Cerea. A inizio anno, si è assistito a un primo riassetto interno in seguito al passaggio generazionale. I figli di Gioconda Gritti, vedova del fondatore Vittorio Cerea — Enrico, Francesco, Alessandro, Rossella e Barbara — hanno assunto un ruolo centrale nella gestione dell’azienda.
Il processo per l’ingresso del nuovo partner è tuttora in corso, con un’attenzione particolare verso soggetti con un profilo industriale piuttosto che esclusivamente finanziario. L’obiettivo è delineare una strategia di crescita sia in Italia che all’estero, seguendo modelli già visti in operazioni simili nel settore della ristorazione di lusso.
Ad esempio, nel 2013 Bernard Arnault, patron di Louis Vuitton e del gruppo LVMH, ha acquisito l’80% del celebre caffè Cova di via Montenapoleone a Milano per 32,8 milioni di euro, superando un’offerta di Prada di 20 milioni. Analogamente, nel 2018, Remo Ruffini, azionista di Moncler, ha rilevato tramite il veicolo societario Archive una quota del 40% di Langosteria Holding, proprietaria dei rinomati ristoranti milanesi Langosteria, Langosteria Bistrot e Langosteria Café Milano.
La storia del marchio Da Vittorio risale al 1966, quando il fondatore Vittorio Cerea, insieme alla moglie, aprì il primo ristorante a Bergamo. Con il successo arrivò anche la prima stella Michelin nel 1978, seguita dalla seconda nel 1996. Nei primi anni 2000, il ristorante è stato incluso tra i migliori locali del mondo grazie all’ingresso nei circuiti Relais Gourmand, Relais&Chateaux e Les Grandes Tables du Monde. Infine, nel 2010, è stata conquistata la prestigiosa terza stella Michelin.
(Image credit: Depositphotos)