Lazio, 200 pagine per il nuovo Flaminio: i dettagli del piano di Lotito

Il patron biancoceleste all’incontro con il sindaco Gualtieri e l’assessore Onorato con due studi di fattibilità diversi. Uno presenta la copertura dell’impianto, mentre l’altra no.

Lotito
Claudio Lotito (Foto: Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

È fissato per oggi il secondo incontro fra Claudio Lotito e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, con l’assessore allo Sport Alessandro Onorato, per quanto riguarda lo stadio Flaminio che il patron della Lazio vuole ristrutturare e prendere in gestione come nuova casa del suo club.

Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, per la giornata odierna è previsto il primo grande passo ufficiale della Lazio verso il Flaminio con la presentazione del proprio progetto per la ristrutturazione del Flaminio, facendo partire così l’iter burocratico prima dell’inizio dei lavori, in caso si riuscisse a ottenere il via libera.

Alle ore 10.00 Lotito si è recato al Campidoglio, proprio come accaduto lo scorso 8 luglio, quando si era visto con il sindaco Gualtieri e l’assessore Onorato per portare alla loro attenzione il progetto preliminare per la ristrutturazione dello stadio. In quell’occasione aveva ricevuto i commenti positivi da parte dei suoi interlocutori. Buone sensazioni cui però bisognava dare un seguito concreto. E proprio per questo Lotito non vuole lasciare nulla al caso e quest’oggi si presenterà con un documento organico e più completo possibile che conterà in tutto più di 200 pagine per lo studio di pre-fattibilità che conta due possibilità diverse per quanto riguarda la presenza o meno della copertura.

Ma come detto quello di oggi sarà solo il primo passo ufficiale. La prossima tappa spetterà agli uffici del Dipartimento Sport di Roma Capitale che valuteranno la solidità dei documenti forniti dalla Lazio e, qualora i pareri fossero positivi su tutti i fronti, potrà essere istruita la conferenza di servizi. In assenza di opposizioni, a quel punto ci sarà il passaggio in Giunta, necessario per ottenere la delibera e l’approvazione nell’assemblea per interesse pubblico.

Una volta compiuto questo passo, Lotito riceverà indietro il progetto con le eventuali prescrizioni. Queste saranno necessarie per fare in modo che tutto possa allinearsi su un disegno comune, propedeutico al vero e proprio progetto esecutivo. È con questo che inizierà ufficialmente una nuova conferenza dei servizi decisoria. Se tutto andrà per il verso giusto, infine, ci sarà l’avviso pubblico di bando per l’affidamento della concessione in uso e gestione del complesso sportivo, ultimo step prima dell’inizio dei lavori.

L’obiettivo principale è ovviamente quello di creare una proposta realistica e, soprattutto, realizzabile, in grado di assecondare tutte le richieste della Sovrintendenza dai punti di vista urbanistico e architettonico, così da evitare il più possibile pareri negativi che costringerebbero a rivedere il piano iniziale.

La ristrutturazione del Flaminio, in ogni caso, non potrà prescindere dall’ampliamento ad almeno 45.000 posti, mentre esistono due diverse opzioni per quanto riguarda la copertura: assente nella prima, mobile nella seconda, con filtri sonori da chiudere al fine di ridurre l’impatto acustico sul resto del quartiere per i grandi eventi. Infatti, non si parla solo di quelli sportivi, ma anche di concerti internazionali, di cui si occuperebbero Legends e ASM Global (colossi che già lavorano con Real Madrid, Barcellona e Manchester City) ingaggiati per la futura gestione dell’impianto e per la ricerca di sponsor che possano in parte finanziare un progetto da oltre 250 milioni di euro. Per questo discorso, si è già parlato di un presunto interesse di Emirates, sullo sfondo ci sarebbe anche un altro gigante asiatico.