Maxi utile da oltre 280 milioni a bilancio per Massimo Moratti grazie alla cessione di Saras

L’ex proprietario dell’Inter ha ceduto nei mesi scorsi anche le ultime quote della società petrolifera fondata dal padre: ecco quanto ha incassato dalla cessione.

Moratti cessione Inter
Massimo Moratti (Foto: Vincenzo Lombardo/Getty Images)

I Moratti dicono addio a Saras e passano all’incasso. La Massimo Moratti Sapa, la cassaforte dell’ex patron dell’Inter, ha infatti chiuso il suo bilancio al 30 giugno 2024 con un maxi utile da oltre 280 milioni, grazie in particolare alla plusvalenza derivata dalla cessione delle ultime quote possedute nella società petrolifera fondata 62 anni fa da Angelo Moratti (patron dell’Inter dal 1955 al 1968).

Come emerge da documenti ufficiali consultati da Calcio e Finanza, infatti, ha chiuso l’esercizio al 30 giugno 2024 con un utile di 282,2 milioni di euro, rispetto all’utile di 35,2 milioni di euro al 30 giugno 2023. In particolare, a spingere i conti è stata la maxi plusvalenza dalla cessione delle quote di Saras, di cui Massimo Moratti possedeva il 20,01%: le azioni erano iscritte a bilancio per un valore pari a 39,9 milioni di euro e la cessione ha garantito una plusvalenza pari a 264,5 milioni. Non solo, perché nel corso dell’esercizio 2023/24 la Massimo Moratti Sapa ha incassato anche dividendi da imprese controllate per 28,5 milioni, con proventi da partecipazioni per complessivi 293,2 milioni di euro. Tra i costi, invece, la cessione della Saras ha portato a oneri per complessivi 11,2 milioni di euro, con costi complessivi saliti così da 4 a 13,5 milioni di euro rispetto al precedente esercizio.

Patrimonio netto a quasi mezzo miliardo per la holding

L’utile da 282,2 milioni di euro è stato destinato a riserva, con un patrimonio netto salito così da 212,5 a 471,8 milioni di euro. Nel corso del 2023/24, inoltre, sono stati distribuiti dividendi per 23 milioni, rispetto ai 20 milioni distribuiti durante l’esercizio 2022/23 e i 12 milioni durante l’esercizio 2021/22.

Nonostante la cessione delle quote di Saras, la Massimo Moratti Sapa ora non sarà una cassaforte vuota. La holding ha infatti in pancia immobilizzazioni materiali per 25,7 milioni, tra i quali un immobile a Londra da 8,1 milioni di euro, oltre agli immobili a Robbiate e Imbersago (entrambe in provincia di Lecco) per 9,3 milioni e beni mobili, arredi, oggetti d’arte e dipinti per 5,9 milioni. Da un punto di vista economico, invece, le immobilizzazioni finanziarie sono pari a 56,5 milioni di euro, di cui partecipazioni in altre imprese per 4,7 milioni (acquistata in particolare una partecipazione nella AII HOLDINGS S.A. per 1,25 milioni) e quote in fondi di investimento per 23,5 milioni. Inoltre, ci sono anche azioni, obbligazioni, titoli di stato e quote di fondi d’investimento non capitalizzati per 66,5 milioni, che alla chiusura del bilancio presentavano un valore maggiore di mercato pari a 8,8 milioni. Senza considerare l’ipotesi di nuovi investimenti: d’altronde, al 30 giugno 2024 la liquidità era pari a 336,5 milioni di euro grazie alla cessione di Saras.