In seguito al peggioramento degli episodi di violenza tra tifoserie, spesso unite contro le forze dell’ordine che diventano oggetto di aggressioni, il CASMS (Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive) del Viminale ha deciso di suggerire alle autorità di pubblica sicurezza locali l’adozione di provvedimenti per vietare le trasferte ai tifosi di alcune squadre.
Le tifoserie coinvolte sono quelle di Atalanta, Como, Roma e Napoli. Le prefetture interessate dovranno quindi stabilire il divieto per le prossime trasferte per le prime tre, mentre, per i supporters azzurri la misura sarà più severa: saranno vietate le prossime tre trasferte, «considerata la maggiore gravità e la ripetizione di comportamenti violenti nel corso della stagione».
I tifosi del Napoli non potranno quindi seguire la loro squadra a Udine contro il 14 dicembre, a Genova contro i rossoblù il 21 dicembre e a Firenze contro il 4 gennaio. Per quanto riguarda la Roma, sarà vietata la trasferta a Como il 15 dicembre, mentre i sostenitori dell’Atalanta non potranno recarsi a Cagliari per la partita del 14. Infine, i tifosi del Como dovranno rinunciare alla trasferta di Milano contro l’Inter, in programma il 23 dicembre.
Maurizio Improta, presidente dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, ha così commentato: «Dal dicembre scorso a oggi abbiamo registrato 183 feriti tra le forze dell’ordine impegnate nel mantenimento della sicurezza negli stadi durante le partite, contro i 168 dell’anno precedente. Questi numeri, per quanto possano sembrare freddi, dimostrano un netto aumento della violenza da parte di certe tifoserie, ormai refrattarie al rispetto delle regole».
Improta ha poi sottolineato: «Questi provvedimenti servono a evitare pericolosi incroci tra le tifoserie più radicali. Durante gli spostamenti, che avvengono spesso a bordo di treni o nei pressi degli autogrill, si verificano episodi inaccettabili che nulla hanno a che fare con lo sport. A rimetterci sono sempre famiglie e bambini. Pensiamo a quanto accaduto domenica scorsa a Torino: circa cento tifosi del Napoli hanno tentato di entrare senza biglietto e si sono scontrati con i reparti delle forze dell’ordine».
L’Osservatorio e il Casms lavorano per ridurre al minimo i rischi di feriti durante le partite. Tuttavia, le problematiche non si limitano ai campionati maggiori. «Nelle categorie minori la situazione è altrettanto grave. Ai tifosi della Vis Pesaro, che avevano organizzato un’imboscata contro i rivali della Lucchese, è stato sequestrato un vero e proprio arsenale, tra mazze e bombe carta», ha spiegato Improta.
L’allarme, però, non riguarda solo il calcio. «Stiamo osservando una preoccupante diffusione di comportamenti violenti anche in altri contesti sportivi, come nei palazzetti durante le partite di basket o nelle gare di hockey su ghiaccio, specialmente al nord», ha concluso il presidente dell’Osservatorio nazionale.