Nella giornata di ieri il TAR della Liguria ha sentenziato come il Festival di Sanremo debba esssere oggetto di una gara aperta e che non può essere assegnato, dal Comune cittadino, direttamente alla Rai. Una decisione che sarà impugnata dalla televisione di Stato, ma che apre a diversi scenari.
Come riporta l’edizione odierna del La Repubblica, se l’edizione 2025 non è in pericolo, visto che il TAR ha riconosciuto l’impossibilità di rinviarla per via dello stato avanzato dei preparativi, quella del 2026 è stata improvvisamente avvolta dal mistero.
Ovviamente, nulla vieterebbe alla Rai di poter organizzare il suo Festival non nel Comune di Sanremo, ma ovviamente la rassegna canora ha ormai legato indissolubilmente il proprio destino alla città dei fiori. D’altro canto, le altre emittenti televisive potrebbero entrare prepotentemente in gioco per mandare in onda il Festival di Sanremo.
Allo stato attuale delle cose si parla di indiscrezioni, vista la recentissima sentenza del TAR arrivata nel pomeriggio di giovedì, ma sicuramente un dossier è pronto ad arrivare sui tavoli dei manager di Sky, Mediaset e Warner Bros Discovery (La Nove). Il marchio di Sanremo dovrà essere, salvo cambi di scenario da parte del Consiglio di Stato, oggetto di una gara pubblica e qui entrano in gioco le altre emittenti.
Il Festival di Sanremo è un format solido e che dà garanzie e la Rai è certezza di una messa in onda praticamente perfetta, ma anche le altre emittenti stanno sempre più affinando la propria produzione musicale (si pensi a Sky con XFactor). E poi c’è la questione, tutt’altro che secondaria, degli ascolti, che per dei canali in chiaro, la pay tv di Comcast possiede il controllo anche di TV8, significa poter spingere sul lato degli sponsor per quegli spazi pubblicitari fondamentali nei giorni della kermesse.
E le personalità, in tutte e tre le emittenti citate, che possono organizzare e presentare un Festival di Sanremo lontano dalla Rai di certo non mancano. Warner ha in caso Fazio e Amadeus, Mediaset passa da Maria De Filippi a Gerry Scotti, mentre Sky ha più o meno sempre vinto la scommessa del presentatore di XFactor pescando anche dei nomi a sorpresa. Per il momento si parla di fantatelevisione, ma solo perché la sentenza del TAR è arrivata da poche ore a stravolgere un paradigma consolidato e che è sinonimo di successo pressoché garantito tutti gli anni.
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