MFE-Mediaset chiede un maxi-prestito da 3,4 miliardi per l’operazione ProSieben

Richiesta a Unicredit di organizzare un pool di banche per finanziare l’ipotesi Opa sull’emittente tedesca.

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(Foto: MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

MFE-Mediaset sta accumulando risorse finanziarie significative, preparando il terreno per una nuova mossa strategica. Il focus si sposta sulla Germania, dove MFE detiene il 29,9% del capitale e il 30,8% dei diritti di voto di ProsiebenSat1, il secondo gruppo radiotelevisivo tedesco. Se l’operazione dovesse concretizzarsi, si delineerebbe un’ulteriore sfida tra Italia e Germania. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, in particolare, MFE avrebbe incaricato Unicredit di guidare un finanziamento in pool da 3,4 miliardi di euro, da organizzare rapidamente.

Unicredit, che ha recentemente incrementato la propria presenza in Commerzbank (con una posizione virtuale del 21% grazie a derivati), sta collaborando con altre grandi banche italiane ed estere, tra cui Intesa Sanpaolo, Banco Bpm, Bper, BNP Paribas e Deutsche Bank. Ciascuna istituzione contribuisce con circa il 18% del totale, pari a 566,6 milioni di euro. La durata del prestito è fissata a cinque anni, con un tasso di mercato e una commissione dell’1,10%. MFE ha richiesto un impegno formale entro giovedì 5 dicembre, specificando che i fondi saranno utilizzati solo a partire dal 2025. Inoltre, potrebbe essere necessaria una garanzia per la Consob tedesca.

Da MFE non giungono commenti ufficiali, ma sembrano esserci riflessioni secondo cui, al momento, un’OPA su ProsiebenSat1 non sarebbe conveniente per ragioni di costo e tempistica. Le azioni del gruppo tedesco hanno recentemente quotato 4,80 euro (+5,54%), per una capitalizzazione di 1,1 miliardi di euro, mentre MFE vale 1,85 miliardi di euro (2,79 euro per azione, +1,23%). Secondo le leggi tedesche, un’OPA deve basarsi sui prezzi degli ultimi acquisti, implicando un premio del 26% rispetto ai valori attuali, giudicato eccessivo.

La holding guidata da Pier Silvio Berlusconi spinge da tempo per un allineamento strategico, favorendo la cessione di asset non essenziali come Verivox (portale di comparazione prezzi), Flaconi GmbH (rivendita di profumi online) e Parship Meet (sito di incontri). Tuttavia, il CEO di Prosieben, Bert Habets, ha finora resistito, attirando critiche da PPF, il secondo maggiore azionista con il 15%, vicino alle posizioni di MFE.

I risultati del terzo trimestre 2024 di Prosieben hanno deluso, con ricavi in calo dell’1%, spingendo MFE a riconsiderare le opzioni strategiche. Una possibile OPA, se lanciata, potrebbe portare al delisting del gruppo tedesco, ma comporterebbe anche la necessità di rifinanziare il debito di Prosieben, pari a circa 1,2 miliardi di euro. Con il prestito bancario di 3,4 miliardi, resterebbero comunque risorse significative (1,4 miliardi) per rifinanziare i debiti di MFE o effettuare nuovi investimenti.