«Voglio farmi del male». Guardiola si scusa per i commenti sui graffi in testa

«La mia risposta non era affatto intesa a minimizzare la gravissima questione dell’autolesionismo», ha spiegato l’allenatore catalano.

Perché Guardiola ha i graffi in testa
(Foto: Carl Recine/Getty Images)

Pep Guardiola prova a mettere un freno alle polemiche che lo hanno coinvolto per una battuta pronunciata in diretta televisiva dopo il pareggio ottenuto ieri in Champions League del suo Manchester City con il Feyenoord. Un pari arrivato in rimonta e partendo da un vantaggio di 3-0, per quello che forse è il periodo più complicato dell’era Guardiola.

Al termine della partita, l’allenatore catalano si è presentato con diversi graffi sulla fronte e uno sul naso, e ci ha scherzato su: «Voglio farmi del male», aveva detto. Immagini e battuta hanno fatto il giro di tutti i media con qualche polemica legata al tema dell’autolesionismo.

Così oggi Guardiola è tornato sulla questione: «Sono stato colto alla sprovvista con una domanda al termine di una conferenza stampa ieri sera su un graffio che era apparso sul mio viso e ho spiegato che un’unghia tagliente aveva accidentalmente causato questo. La mia risposta non era affatto intesa a minimizzare la gravissima questione dell’autolesionismo», ha spiegato sui social.

«So che molte persone lottano con problemi di salute mentale ogni giorno, e vorrei cogliere questo momento per evidenziare uno dei modi in cui le persone possono cercare aiuto, chiamando» dei gruppi di sostegno, ha aggiunto. Nel corso dell’incontro Guardiola si teneva la testa tra le mani scuotendola vistosamente dopo che un errore di Josko Gvardiol aveva regalato il primo gol al Feyenoord.