San Donato, il Milan rimborserà i costi al Comune se lo stadio non si farà

A rendere nota la decisione della società, di proprietà del club rossonero, è il consigliere comunale Guido Massera.

Mozione stadio Milan San Donato

Mentre prosegue l’iter burocratico che ha al centro del dibattito la costruzione dello stadio del Milan a San Donato, gli enti coinvolti hanno pubblicato sul portale regionale Sivas le venti osservazioni al documento di scoping della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) pervenute nel corso della fase di raccolta dei contributi.

Non si tratta però dell’unica novità legata al progetto per un nuovo stadio del Milan, ricordando che i rossoneri stanno tenendo aperta anche la possibilità di costruire un nuovo impianto con l’Inter a San Siro. A proposito di San Donato Milanese, proprio SportLifeCity (controllata al 90% dal club rossonero) si è detta disponibile a rimborsare i costi sostenuti dal Comune qualora lo stadio non fosse costruito.

Infatti, come si legge sui social network, il consigliere comunale e capogruppo di Fratelli di Italia Guido Massera ha scritto: «Seguito interrogazione protocollata abbiamo ricevuto la seguente risposta dal Comune: “la società (Sportlifecity, di proprietà del Milan, ndr), che ha depositato la richiesta di variante per la costruzione dello stadio sull’area San Francesco, si impegna a rimborsare all’Ente i costi istruttori sostenuti nella misura massima di 220.000 euro, qualora la scelta di non realizzare lo stadio a San Donato fosse ascrivibile a scelte e valutazione dell’A.C. Milan».

La scelta di SportLifeCity non è dettata da nessun obbligo di legge, ma rientrava da tempo tra le preoccupazioni dei contrari alla costruzione dell’impianto nel Comune a sud di Milano. Pertanto, la decisione della società, controllata al 90% dal Milan, può essere letta come un tentativo di distensione dopo le polemiche di qualche settimana fa in seguito all‘incontro di Roma per parlare del nuovo San Siro.