L’amministrazione Sala ha incassato il via libera del Consiglio Comunale per procedere con il piano per la vendita dello stadio San Siro e delle aree limitrofe, senza però prima mettere alcuni paletti relativi all’iter da seguire e che dovrebbe concludersi con l’acquisizione da parte di Inter e Milan.
Come riporta l’edizione odierna de Il Giornale, fra le richieste formulate al sindaco di Milano c’è anche quella del capogruppo della Lega, Alessandro Verri. «Il Consiglio Comunale istituisca una commissione speciale per seguire l’iter amministrativo che porterà all’eventuale vendita dello stadio e il collocamento delle risorse», la proposta di Verri.
Nonostante il via libera all’iter per San Siro, non sono mancate le polemiche verso Sala e la gestione dell’amministrazione comunale in questi anni relativa alle politiche adottate verso gli impianti sportivi cittadini, in particolare lo stadio Meazza. «Sala sbaglia a dire che il Consiglio Comunale avrà per sua gentile concessione la possibilità di scegliere dove andranno allocate le eventuali risorse derivanti dalla vendita di San Siro – ha continuato Verri –. Sono le leggi che mettono al centro il Consiglio, per questo si deve avviare un percorso condiviso all’interno di una commissione speciale che convochi il sindaco settimanalmente e lavori per il bene della nostra città».
Contestazione a Sala che è arrivata anche dai cittadini presenti in aula con fischi, esposizione di cartellini rossi e grida «vergogna, state svendendo un bene pubblico». Comportamento che il primo cittadino ha così commentato: «Erano venuti per contestare, avevano già i fischietti. É nei loro diritti, ma non confondiamo la protesta con l’opinione cittadina. Non hanno ascoltato le mie parole, avevano una posizione preconcettuale che rispetto ma io sto cercando di fare tutto il possibile per difendere l’interesse pubblico. So che è un tema divisivo, mettere d’accordo tutti è umanamente impossibile, però delle decisioni vanno prese».
Tornando all’allocazione dei 197 milioni di euro (cifra che deriva dalla valutazione dell’Agenzia delle Entrate per stadio e aree limitrofe), Sala ha concluso: «Spero che il Consiglio si faccia carico di questo tema. Accetterei volentieri un loro suggerimento. Il mio è quello di destinarli al territorio, all’area e alle fasce più deboli. Felice se potranno dare un’indicazione».
Intanto arrivano i primi commenti fuori dal Consiglio Comunale di Milano. Si parte dal governatore della Lombardia, Attilio Fontana, «si sta andando nella direzione giusta», fino ad arrivare al presidente del Senato, Ignazio La Russa: «Il Meazza non sia abbattuto, almeno non nella forma ante 1990».