Si preannuncia un Consiglio Comunale (appuntamento dalle ore 16.30) abbastanza movimentato quello in programma oggi a Palazzo Marino, Milano. E uno dei temi più spinosi per la Giunta di Giuseppe Sala sembra essere quello legato a San Siro.
Dopo la manifestazione di interesse, non vincolante, presentata da Inter e Milan, come riporta l’edizione odierna de Il Giornale, il centrodestra milanese, che si trova all’opposizione, ha intenzione di dare battaglia al sindaco Sala, che sarà chiamato a riferire in aula sul progetto del nuovo stadio di San Siro dopo mesi di incontri a porte chiuse con i due club.
Sala illustrerà condizioni e cronoprogramma per lanciare il bando per la vendita del Meazza, dopo che l’Agenzia delle Entrate ha presentato la sua valutazione ufficiale, e delle aree intorno dove i club potranno realizzare il nuovo impianto. Si partirà proprio dalla manifestazione di interesse non vincolante che le società hanno inviato una settimana fa e integreranno con la parte dell’offerta economica, dopo aver ottenuto a voce dal Comune le stime dell’Agenzia delle Entrate, che comunque stanno esaminando dopo aver ottenuto accesso alla perizia nella sua forma integrale.
Ma detto della minoranza di centrodestra, il sindaco Sala rischia di trovare più oppositori tra le proprie fila, anche se la proposta di delibera consiliare che chiede alla giunta di aprire un bando internazionale per ristrutturare il Meazza, depositata da Enrico Fedrighini e già sottoscritta da altri sei consiglieri (Giungi, Pantaleo e Vasile del Pd, Fumagalli della Lista Sala, Monguzzi dei Verdi, ma potrebbero aggiungersene altri) non verrà messa ai voti oggi perché non ha concluso l’iter procedurale. Questa slitterà infatti a lunedì prossimo.
Quest’oggi, Sala aprirà la seduta con la relazione poi via al dibattito contingentato (5 minuti a gruppo). I partiti del centrodestra stavano lavorando ciascuno su proprio ordine del giorno ma le diplomazie sono in corso e questa mattina proveranno a fare sintesi per presentare un documento unitario, che potrebbe trovare voti anche a sinistra, soprattutto nella sua parte ambientalista. Anche se il desiderio del centrodestra, come conferma Riccardo Truppo di Fratelli d’Italia, è quello di «trattenere Milan e Inter a San Siro, ma senza sventrare il Meazza».
Ma il percorso verso un nuovo stadio deve andare avanti ed entro l’estate 2025 la questione vendita dell’impianto, e delle sue aree circostanti, deve essere conclusa, così da porta superare la questione del vincolo sul secondo anello che l’anno prossimo compirà 70 anni e sarà tutelato dalle Belle Arti. Passando San Siro a privati, il vincolo in questione non sarebbe automatico.
«Benissimo la vendita, ma io chiedo che nel bando il Comune fissi come condizione che il vincolo sul secondo anello andrà comunque rispettato. Il terzo non è tutelato, l’impianto si potrà comunque alleggerire e rifunzionalizzare, ad esempio per concerti ed eventi – ha dichiarato il capogruppo della Lega Alessandro Verri –. Sono curioso di sapere cosa dirà il sindaco, è già un evento più unico che raro che venga a relazionare in aula. É chiaro che noi lo critichiamo perché sulla questione stadio ha perso anni, ma se si prospettasse la possibilità di vendita non saremmo contrari. Vogliamo garanzie sull’uso delle risorse, vanno spese nel quartiere. Prima di tutto a favore delle fasce deboli, mettendosi a un tavolo con Aler per riqualificare le case popolari e per progetti rivolti a chi è in difficoltà. Il Consiglio deve essere protagonista». Su questa destinazione di risorse l’approvazione sembra essere unanime e comprende anche la posizione del sindaco stesso.