Serie A, Casini: «Statuto FIGC? Occasione mancata: valuteremo il ricorso»

Le parole del numero uno della Lega Serie A: «Secondo me è un’occasione mancata perché bastava poco per venirsi incontro e migliorare il calcio italiano».

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Lorenzo Casini (foto ufficio stampa FT Business Of Football Summit)

a Serie A fa un certo tipo di lavoro per migliorare le istituzioni e il calcio italiano. Se guardiamo alle istituzioni, oggi la Serie A ha ottenuto un Consigliere in più e un diritto di veto per le cose che la riguardano. È abbastanza? No, si può fare di più”.Lo ha detto il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini, all’uscita dall’odierna assemblea federale che ha approvato il nuovo statuto.

“È stata approvata la proposta federale così come era stata presentata e da un certo punto di vista è un’occasione mancata. L’obiettivo era quello di ripristinare un equilibrio che negli anni si era perso a sfavore della Serie A. È passata una proposta che vede la Serie A avere un Consigliere Federale in più e un diritto di veto che prima non aveva. Avremmo preferito anche un diritto di proposta senza veto, non abbiamo votato a favore di questa proposta, c’è stata compattezza nel non votare a favore. Stiamo ai fatti: è vero che ci sono stati alcuni astenuti ma noi abbiamo lasciato libere le squadre”.

“L’importante era non votare a favore nel momento in cui la proposta fosse rimasta la stessa. Ora faremo un’Assemblea per capire i prossimi passi, ci auguriamo possa essere l’inizio di un nuovo percorso in cui la Serie A possa avere un maggiore peso. “PPer certi versi è un’occasione mancata, per altri sono stati fatti dei passi in avanti. Bastava poco per venirsi incontro e migliorare il calcio italiano. Bicchiere mezzo voto? È sempre bicchiere mezzo voto se si arriva a una votazione in cui non tutti sono a favore”.

“Ricorso della Lega Serie A? Il ricorso è stato depositato, poi faremo un’Assemblea per decidere i prossimi passi. Ne parleremo. Faremo un’Assemblea, già calendarizzata per il 18 novembre. Non era oggi solo una questione di numeri, ma anche di autonomia che c’è stata riconosciuta solo parzialmente. I dodici astenuti preoccupano? No, assolutamente. Noi prima dell’Assemblea ci siamo riuniti e ci siamo detti che era molto importante nel momento in cui la Federazione non avesse accolto i nostri punti di non votare a favore e così è stato. Non c’è nulla di cui preoccuparsi, speculazioni su contrari o astenuti fanno sorridere”.