Le audizioni dei tesserati dell’Inter (Inzaghi, Calhanoglu e il vicepresidente Zanetti) e del Milan (Calabria) si sono concluse. Come riportato da Tuttosport la Procura di Milano, nell’ambito dell’inchiesta “Doppia Curva”, ha voluto ascoltare questi protagonisti non in qualità di indagati, ma come persone informate sui fatti.
L’obiettivo principale non era tanto indagare sui loro rapporti con gli ultras, aspetto che verrà approfondito dalla Procura Federale della FIGC, quanto verificare eventuali minacce ricevute. Gli inquirenti sono particolarmente concentrati a contrastare le infiltrazioni criminali nelle due Curve, come dimostrano i recenti arresti, incluso quello di Daniele Cataldo, ultras del Milan legato a Luca Lucci.
Nell’ambito delle indagini, la prossima settimana potrebbero essere interrogati i dirigenti delle due società che hanno il compito di interagire con i gruppi organizzati. Tra questi ci saranno Gianluca Cameruccio, security manager dell’Inter, il suo vice Claudio Sala e Massimiliano Silva (SLO), che sono stati menzionati in alcune intercettazioni nelle quali subivano forti pressioni dagli ultras nerazzurri. L’inchiesta partirà con loro, ma non si esclude che successivamente possano essere convocati anche i massimi dirigenti di Inter e Milan, inclusi i presidenti Marotta e Scaroni, e potenzialmente anche gli amministratori delegati Antonello e Furlani.
Tutti saranno ascoltati sicuramente anche dalla Commissione Antimafia e, una volta che la documentazione sarà trasmessa alla FIGC, dal procuratore federale Giuseppe Chinè, che ha già aperto un fascicolo sulla vicenda. In questo contesto, i vari Inzaghi, Calhanoglu, Zanetti e Calabria potrebbero rischiare multe o squalifiche, in base a come la giustizia sportiva valuterà i loro rapporti con gli ultras. La violazione in questione riguarderebbe l’articolo 25, comma 10, che vieta ai tesserati di mantenere rapporti con esponenti di gruppi di sostenitori non riconosciuti ufficialmente dalle società.