Il sindaco di Milano Sala: «Terzo mandato? Se si potesse ci penserei»

Sala, a norme vigenti, non può candidarsi per il terzo mandato, ma, ha detto, «se ci fosse la possibilità ci penserei».

 

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Giuseppe Sala (Foto: Robert Hradil/Getty Images)

Sarà il 2025 l’anno della caccia al candidato. Sembra presto per parlare del prossimo sindaco di Milano, ma l’attuale primo cittadino Giuseppe Sala ha ricordato alla festa nazionale di Sinistra italiana che i tempi sono praticamente maturi: «È quasi ora di fare bilanci e il tema è anche quello di cominciare a pensare al dopo di me».

E cioè a cosa «devono fare tutte le componenti del centrosinistra per fare sì che ci sia un candidato in grado di vincere». Magari una candidata: «Non mi dispiacerebbe se a succedermi fosse una donna», ha detto ieri il sindaco. Sala, a norme vigenti, non può candidarsi per il terzo mandato, ma, ha detto, «se ci fosse la possibilità ci penserei».

Sono in pochi a credergli, soprattutto a sinistra dove si percepisce una certa stanchezza nel governo della città. I tempi per prendere una strada sono più o meno questi: se si vota nell’autunno del 2026, il 2025 deve chiudersi con le idee chiare, se si slitta alla primavera del 2027 c’è più tempo per ragionarci.

Per quanto riguarda i nomi, ne girano e ne sono già girati parecchi: lo stesso Majorino, la vice di Sala Anna Scavuzzo, l’assessore al Bilancio Emmanuel Conte, Lia Quartapelle per quanto riguarda la politica. Mario Calabresi e Ferruccio Resta (corteggiato anche a destra) come esponenti della società civile. Qualcuno giura di avere già l’asso della manica: «Non lo sanno nemmeno i diretti interessati, altrimenti da qui a due anni e mezzo sono bruciati».