In occasione della votazione in seduta congiunta dei giudici della Corte Costituzionale alla Camera dei Deputati, il senatore Claudio Lotito ha rilasciato un’intervista a Il Fatto Quotidiano. L’occasione per lanciare un’altra idea imprenditoriale, quella di diventare un editore e aggiungere un impegno a quello in politica e con la Lazio.
«Sì, lo ammetto. Mi piacerebbe molto. È arrivato il momento: vorrei comprarmi un giornale. Però devo fare una premessa. La premessa è che i giornali di carta moriranno a breve: altri 7-8 anni e non esisteranno più. Anzi sono già tutti morti», ha esordito Lotito in maniera piuttosto diretta, parlando del futuro della carta stampata.
«Però ci sono sempre i siti e lì si possono fare grandi cose. Il Foglio mi piacerebbe molto. È un giornale dalla grande storia e dal grande spessore: apparteneva a Veronica Lario, Giuliano Ferrara, insomma gente importante. Un quotidiano che parla a un pubblico di nicchia. Sarebbe una grande operazione culturale. E poi hanno già iniziato a investire sul web», le parole di Lotito, che svela così un possibile obiettivo.
Sulla presentazione di un’offerta, Lotito ha detto che «no, non ho ancora guardato la situazione societaria e devo capire ancora quante copie vende perché non sono certificate. Quindi non so quanto potrei offrire. Poi Valter Mainetti (l’editore del Foglio, ndr) è un amico, ci conosciamo da vent’anni».
«Entrare come socio? No, no, niente socio. Sarei il proprietario. Conflitto d’interesse? E Angelucci cosa fa con Libero, Il Giornale e Il Tempo? E vuole pure comprarsi un’agenzia. Se volessi influenzare le scelte politiche sarebbe molto più intelligente comprarmi un’agenzia di stampa», ha sottolineato il proprietario della Lazio.
In ogni caso, Lotito ha spiegato che «io non comprerei in prima persona: lo farei fare a qualcuna delle mie società. Non in quanto Claudio Lotito, senatore della Repubblica di Forza Italia. Non è la stessa cosa, anche perché la mia finalità sarebbe un’altra. Io lo farei per rendere edotte le persone. La mia sarebbe un’operazione culturale».
E tra i nomi, non c’è solo quello de Il Foglio: «Anche La Verità di Maurizio Belpietro sta andando molto bene e mi piace: hanno cronisti molto bravi che cercano notizie e sono molto “aggressivi” sul territorio. Ma Il Foglio lo preferisco, vola più alto. Comprarli tutti e due? No, uno solo. Basta e avanza».