Sta andando in scena in un’aula di tribunale la battaglia finale di Rupert Murdoch. Il tycoon australiano, 93 anni, è arrivato allo scontro forse decisivo per determinare il futuro del suo impero anche dopo la sua morte. Al fianco dell’uomo – che fondò il gruppo Sky nel 1988 – c’è il figlio Lachlan, 53 anni, il prescelto. Sul fronte opposto, l’altro figlio James, 51 anni e le sorelle Elisabeth (56) e Prudence (66).
Oggetto della battaglia legale che si è aperta ieri, spiega La Stampa, sono le modifiche proposte da Rupert all’assetto del Murdoch Family Trust, la cassaforte da quasi 20 miliardi di dollari creata nel 1999, che contiene circa il 40% dei diritti di voto di Fox Corp, proprietaria tra l’altro di Fox News, e di News Corp, proprietaria del Wall Street Journal.
Il Trust è attualmente controllato da Rupert, ma alla sua morte ciascuno dei quattro figli avrà pari diritto di voto. I cambiamenti voluti da Rupert Murdoch garantirebbero invece a Lachlan le chiavi per decidere le strategie future. Soprattutto, per quanto riguarda Fox News, ancora capace di una presa fenomenale sull’elettorato conservatore americano.
Lachlan è culturalmente e politicamente allineato alle idee del padre, refrattario a qualsiasi tentativo di moderare le posizioni di Fox, mentre James non nasconde il suo disprezzo per la narrativa dell’emittente all news e per il suo rinnovato abbraccio a Donald Trump. Nella lettera di dimissioni con la quale nel 2020 abbandonò definitivamente le aziende di famiglia, dopo la vendita a Disney delle attività entertainment, James scrisse che la sua dipartita era dovuta a «disaccordi riguardo certi contenuti editoriali pubblicati dalle testate del gruppo e da altre decisioni strategiche».
Sulla stessa posizione di imbarazzo per i contenuti di Fox News sembra trovarsi la sorella Elisabeth, mentre più sfumata appare quella di Prudence. Tutti e tre hanno comunque respinto le proposte di modifica del Trust a favore del fratello Lachlan, contestandone «la validità e l’esecutività». La faida famigliare ora preoccupa gli azionisti, che temono la paralisi del gruppo, dopo la morte di Rupert.