Tutti i nodi del Franchi: c’è il rischio si vada oltre il 2028

Per completare il progetto mancano all’appello 67 milioni, di cui 55 già disponibili nelle casse del Comune ma bloccati dal governo.

nuovo stadio franchi
(Foto: Comune di Firenze)

Gli ultimi interventi del patron della Fiorentina, Rocco Commisso, in merito allo stadio Franchi hanno riacceso il dibattito intorno allo stadio cittadino, ma hanno fatto scattare anche un allarme per diverse questioni ancora irrisolte quando il tempo inizia a scarseggiare.

Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere Fiorentino, secondo la convenzione firmata il 24 aprile, la Fiorentina giocherà in uno stadio Franchi con capienza ridotta a 24.786 posti per la stagione in corso. I lavori si concentreranno principalmente sulla curva Fiesole, mentre parte della Maratona e della Tribuna laterale rimarranno inagibili. Verranno demoliti il parterre della curva e il curvino in metallo, e sarà rimossa la copertura della Tribuna laterale.

Contemporaneamente, si procederà con i lavori di rinforzo strutturale e restauro delle parti originali. Gli operai si concentreranno sulle fondamenta della nuova Fiesole, una tribuna rettilinea che raggiungerà l’apice della vecchia curva senza toccarlo. A settembre inizieranno i lavori di perforazione per posizionare i pali delle fondamenta e, alla fine del mese, sarà installata una maxi gru per spostare e posizionare i materiali da costruzione.

Dalla stagione 2025-26, gli interventi dovrebbero estendersi a tutto l’impianto, comprendendo la nuova curva Ferrovia, le quattro mega colonne di supporto alla copertura dello stadio, gli spazi per atleti e giornalisti, i nuovi bagni, principalmente al piano terra, e l’ampliamento dei servizi di somministrazione del cibo per il pubblico VIP. Le facciate su viale Manfredo Fanti e le sedute della Maratona rimarranno, invece, invariate.

Il piano, inoltre, comprende la possibilità che la Fiorentina possa utilizzare, con l’installazione di tribune temporanee che portino la capienza a 18.000 persone, il vicino stadio Padovani. Opzione che per il momento il club viola non vuole percorre per non recare un ulteriore disagio ai propri tifosi. La convenzione prevede che la Fiorentina lasci il Franchi il 31 maggio 2025, ma si sta valutando la possibilità di consentire alla squadra di continuare a giocare nello stadio durante i lavori. Ciò comporterebbe un prolungamento dei tempi di esecuzione e un aumento dei costi. Infatti, le ditte che hanno vinto l’appalto hanno firmato un contratto che prevede la totale disponibilità dello stadio dal 1° giugno 2025.

Per completare il progetto mancano all’appello, a oggi, 55 milioni di euro, ritirati dal governo, e altri 12 milioni. I 55 milioni sono tornati alla Città Metropolitana di Firenze, che attende l’approvazione di Roma per destinarli a progetti già finanziati, permettendo così al Comune di utilizzare i propri fondi per lo stadio. Su questo punto, Commisso ha ribadito come non investirà nemmeno un euro di tasca propria, nemmeno in cambio di una concessione d’uso gratuita per diversi decenni.

A meno di un anno dall’inizio dei lavori, l’incertezza che avvolge il Franchi è evidente e il rischio che i lavori si prolunghino oltre il 2028 è concreto. Le opere finanziate coi fondi del Piano Nazionale Complementare al PNRR devono essere completate entro il 31 dicembre 2028, ma la strada verso una proroga rischia di diventare giù la più concreta.