Sparatoria a Cernusco: il capo ultras dell’Inter Andrea Beretta accoltella e uccide un pregiudicato

La vittima era un pregiudicato legato alla ‘ndrangheta: aveva sparato a Beretta prima di venire accoltellato.

curva nord inter
(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Prima gli spari, poi le coltellate. È quanto successo nella mattinata di oggi a Cernusco sul Naviglio, un comune dell’hinterland milanese. A sparare è Antonio Bellocco, 36 anni, un pregiudicato affiliato al clan ‘ndranghetista di Rosarno, in Calabria, che viene poi ucciso a coltellate subito dopo. Il colpo di pistola è stato sparato all’interno di una Smart parcheggiata, dove Bellocco si trovava insieme ad Andrea Beretta, 49 anni, noto capo ultrà dell’Inter.

Il proiettile ha ferito Beretta a una gamba, e quest’ultimo avrebbe reagito uccidendo Bellocco con una coltellata alla gola. Anche Bellocco era conosciuto nell’ambiente della Curva Nord. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Pioltello e i soccorritori del 118.

L’incidente è avvenuto poco prima delle 11 in via Besozzi, a Cernusco sul Naviglio. La Smart era parcheggiata nel cortile della palestra “Testudo”, un luogo frequentato sia dalle due persone coinvolte sia da altri membri della curva nerazzurra. Beretta, ferito alla gamba, è stato trasportato all’ospedale San Raffaele di Milano in codice giallo.