La società Milan è al fianco del suo allenatore Paulo Fonseca. E questa posizione è la stessa sia che si parli del caso Leao-Theo Hernandez, scoppiato durante il cooling break della sfida contro la Lazio, o della falsa partenza in campionato dei rossoneri che nelle prime tre giornate hanno raccolto solamente due punti e con prestazioni tutt’altro che soddisfacenti.
Tornando all’episodio dell’Olimpico, come riporta l’edizione odierna del La Gazzetta dello Sport, a Casa Milan considerano concluso il tutto e non si ritiene necessario intervenire in maniera dura in un periodo tutt’altro che sereno e positivo. Quindi, quando i due rientreranno dagli impegni con le rispettive nazionali, la dirigenza si aspetta che abbiano lasciato alle spalle ogni tensione e siano pronti a dare il massimo per la squadra e per l’allenatore.
La società ha deciso di non infliggere sanzioni pecuniarie, soprattutto dopo che sia Hernandez che Fonseca hanno chiarito pubblicamente l’accaduto. Tuttavia, prima della partita contro il Venezia e in vista di due sfide cruciali come l’esordio in Champions League contro il Liverpool e il derby, potrebbe esserci un nuovo appello all’unità da parte di Ibrahimovic, per evitare di compromettere già a settembre una stagione iniziata con un precampionato promettente, ma proseguita con tre giornate di Serie A deludenti.
Dietro le quinte, il Milan, incluso il proprietario Gerry Cardinale che era presente in tribuna accanto all’amministratore delegato Giorgio Furlani e al direttore tecnico Geoffrey Moncada, avrebbe preferito evitare ulteriori tensioni, considerando anche le critiche già ricevute da Leao e Hernandez dopo la brutta prestazione a Parma. Entrambi sono stati protagonisti dell’azione che ha portato al pareggio, dimostrando di voler aiutare la squadra nonostante la rabbia per l’esclusione iniziale dalla formazione. La dirigenza ha convenuto che, se i due avessero voluto abbandonare Fonseca, la loro prestazione sarebbe stata diversa. Tuttavia, in futuro non saranno tollerati altri errori, soprattutto nei comportamenti. Il resto della squadra non è stato influenzato dal gesto dei due senatori, e non ci saranno ripercussioni all’interno dello spogliatoio.