Rivalutazioni, ammortamenti sospesi e rinvio perdite: dalle manovre Covid impatto da 3 miliardi sui club italiani

Gli interventi legislativi durante il periodo Covid hanno permesso di posticipare l’impegno di importanti risorse economiche, che però peseranno sui conti dei club nei prossimi anni.

 

 

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Gli interventi legislativi durante il periodo Covid avranno un peso rilevante sui conti dei club italiani nei prossimi anni. È il quadro che emerge da una analisi contenuta all’interno del ReportCalcio, il rapporto annuale sul calcio italiano e internazionale sviluppato dal Centro Studi FIGC in collaborazione con AREL (Agenzia di Ricerche e Legislazione) e PwC Italia.

In particolare, all’interno del ReportCalcio viene sottolineato come la perdita aggregata registrata dai club italiani nei 16 anni analizzati dal documento sia stata pari a 8,5 miliardi di euro, ma nel solo triennio COVID-19 (19-20, 20-21 e 21-22) la perdita totale ammonta a quasi 3,6 miliardi, con un dato medio per stagione pari a 1,2 miliardi, rispetto ai 412 milioni di «rosso» registrati nel 18-19.

Tra il 2007-2008 e il 2022-2023 il valore della produzione è cresciuto di 1,9 miliardi (+84%) e i costi di produzione di 2,4 miliardi (in media per ogni euro in più prodotto come ricavi ne sono stati spesi ogni anno 1,3 in termini di costi); il 62% della crescita del fatturato è stato speso negli stipendi del personale (che risultano in incremento di 1,2 miliardi); in totale nei 16 anni analizzati i ricavi prodotti sono stati pari a 48,8 miliardi, mentre il costo del lavoro aggregato è stato pari a 28 miliardi (il 57% del fatturato). Nei 16 anni analizzati, così, l’80% dei bilanci è stato chiuso in perdita (1.222 in “rosso” rispetto ai 1.523 analizzati), dato che sale all’82,6% nel periodo COVID-19.

I debiti aggregati nella fase pre COVID-19 sono raddoppiati, passando dai 2,4 miliardi del 2007-2008 ai 4,8 miliardi del 2018-2019, per poi crescere ulteriormente fino ai 5,7 miliardi del 2022-2023; nel 2007-2008 i ricavi erano in grado di coprire il 97% dell’indebitamento, nel 2022-2023 questa percentuale è scesa al 75%.

Rinvio perdite bilanci Serie A – Le misure del periodo Covid

Tuttavia, c’è un tema anche di previsione futura sui conti dei club: va infatti valutato che sarà l’impatto sui prossimi bilanci delle misure legislative di sostegno nel periodo covid-19 di cui i club professionistici hanno beneficiato negli ultimi anni, che hanno solo posticipato (e non annullato) l’impegno di importanti risorse economiche, che peseranno sui conti dei club nei prossimi esercizi.

Nello specifico, le società hanno potuto contare sui seguenti strumenti legislativi:

  • Sospensione temporanea dei versamenti fiscali e contributivi
  • Rivalutazione dei beni d’impresa (2020, 2021, 2022 e 2023)
  • Sospensione degli ammortamenti (2020, 2021 e 2022)
  • Sospensione degli obblighi di ricapitalizzazione per perdite significative
  • Rinvio delle perdite d’esercizio 2020 (sino all’esercizio 2025)
  • Rinvio delle perdite d’esercizio 2021 (sino all’esercizio 2026)
  • Rinvio delle perdite d’esercizio 2022 (sino all’esercizio 2027)
  • Rinvio delle perdite d’esercizio 2023 (sino all’esercizio 2028)

In aggregato, nel periodo 2020-2023, gli effetti economico-finanziari del ricorso ai menzionati strumenti legislativi da parte dei club partecipanti ai campionati professionistici 2023-2024 è stato pari a oltre 3 miliardi di euro considerando tutte e tre le leghe professionistiche. In particolare, le rivalutazioni sono state pari a 1,001 miliardi (di cui 895 milioni solo per i club di Serie A), mentre la sospensione degli ammortamenti è stata pari a 291 milioni complessivi mentre il rinvio delle perdite ha riguardato perdite a bilancio per un aggregato di 1,782 miliardi (di cui 1,285 miliardi per i soli club di Serie A).