Il 2024 si preannuncia come un anno cruciale per la lotta al cybercrimine in Italia. Gli attacchi informatici sono in aumento e i costi associati a queste offensive continuano a crescere.
È quindi sempre più importante adottare misure efficaci a tutela della sicurezza informatica. In questo articolo vedremo l’impatto del cybercrimine in Italia, gli attacchi più comuni e cosa fare per proteggere i nostri dati.
Distribuzione e impatto degli attacchi
Il recente rapporto del Clusit evidenzia che l’81% degli attacchi ha avuto una gravità elevata o addirittura critica. Questo significa che la maggior parte degli incidenti ha avuto un impatto significativo sulle organizzazioni colpite, causando perdite economiche e danni reputazionali non trascurabili. Ecco una tabella riassuntiva dei dati principali:
I settori più colpiti
Il settore più colpito in Italia è stato quello governativo/militare, target del 19% degli attacchi (+50% rispetto al 2022). Seguono il settore manifatturiero, con il 13% degli attacchi (+17% sul 2022), e quello sanitario, che ha visto un aumento della gravità delle offensive, considerate critiche nel 40% dei casi. A livello globale, gli attacchi perpetrati dal cybercrime, come ad esempio quelli mirati a estorcere denaro, hanno rappresentato l’83% del numero totale, con un aumento del 13% rispetto all’anno precedente.
Tipologie di attacchi
Anche nel 2023, il malware è stato lo strumento più utilizzato dagli aggressori digitali, protagonista del 36% degli attacchi globali. Tuttavia, in Italia, gli attacchi DDoS sono diventati la categoria principale per la prima volta dopo diversi anni. Questa crescita è stata probabilmente alimentata dalle campagne di hacktivism, che hanno subito un’impennata sorprendente.
Le cause dell’aumento degli attacchi
L’incremento degli attacchi può essere attribuito a vari fattori:
- Strategie difensive inadeguate: le contromisure adottate dalle aziende e dagli enti pubblici italiani non sono risultate sufficienti per contrastare le nuove tecniche utilizzate dai cybercriminali, che sempre più spesso sfruttano l’intelligenza artificiale per individuare vulnerabilità e sviluppare nuovi malware.
- Fattori geopolitici: i conflitti come quello russo-ucraino e israelo-palestinese hanno aumentato il numero di attacchi critici, coinvolgendo tanti Paesi, Italia compresa.
- Aumento della digitalizzazione: la rapida digitalizzazione di vari settori produttivi ha esposto nuove vulnerabilità, specialmente nelle infrastrutture pubbliche.
Come possiamo proteggerci
Per contrastare in modo efficace il cybercrime, servono informazioni aggiornate e misure di sicurezza adeguate. Ecco alcuni consigli:
- Usare una rete privata virtuale: una VPN innalza gli standard di sicurezza e riduce il rischio di varie offensive informatiche, proteggendo i dati in ingresso e in uscita grazie a soluzioni crittografiche. Anche in caso di intercettazioni o spyware, i dati saranno illeggibili senza l’apposita chiave.
- Aggiornare tutti i software: tutti i dispositivi e i software che fanno parte del sistema informatico da proteggere dovrebbero essere sempre aggiornati per ridurre i rischi legati alle vulnerabilità.
- Attivare l’autenticazione a due fattori (2FA): la 2FA rafforza le procedure di login, richiedendo un secondo elemento per la verifica dell’identità degli utenti, oltre alla classica password.
- Utilizzare password uniche e sicure: per proteggere i propri account non basta la MFA. Servono password complesse e non riciclate su più account per evitare che la perdita di una credenziale comprometta a cascata tanti account.
- Formazione e consapevolezza: bisogna informarsi sempre, partecipando a corsi di formazione sulla sicurezza informatica per rimanere aggiornati sulle ultime minacce informatiche e le best practice.
Considerazioni finali
Il 2023 ha segnato un nuovo picco di attacchi informatici in Italia, caratterizzati da una particolare gravità e precisione. La risposta a questi rischi crescenti deve basarsi su strategie moderne e di efficacia comprovata, oltre a una maggiore collaborazione tra organizzazioni pubbliche e private.
È necessario imparare a proteggere i propri dati per affrontare il futuro con maggiore sicurezza e fiducia ed evitare la stessa sorte di SYNLAB Italia.