San Siro, il piano Webuild non convince: critiche bipartisan al sindaco Sala

Il primo cittadino di Milano finisce nel mirino dell’assessore De Chirico: «A settembre presenterò una denuncia per omissione di atti d’ufficio».

San Siro
San Siro (Foto: Insidefoto.com)

Le discussioni quotidiane tra la giunta del sindaco di Milano Giuseppe Sala e i consiglieri di centrosinistra e centrodestra sono diventate una costante a Palazzo Marino. Questa volta, le critiche bipartisan rivolte al primo cittadino e agli assessori si sono manifestate nella commissione convocata ieri per discutere della gestione degli impianti milanesi. Il tema principale è stato il progetto dello stadio di San Siro.

Le indiscrezioni sui dettagli del piano firmato da Webuild, come riporta l’edizione odierna de Il Giornale, hanno attirato le ire delle opposizioni verso la giunta del sindaco Sala. Nel mirino, soprattutto, la decisione del primo cittadino di incaricarsi in prima persona della questione lasciando all’oscuro gli stessi consiglieri di maggioranza, che a quanto risulta sono tutt’altro che felici dell’operato del primo cittadino sul tema.

Oltre a non dissipare i dubbi, che forse sono anche aumentati, il piano di Webuild prevede che i lavori più invasivi si svolgeranno in estate per non interferire con le partite di campionato: la capienza totale dello stadio scenderà da 75.500 a 70.500 posti, con un aumento dei posti premium nel primo anello a 19.500 (e 1.500 negli skybox), mentre i posti a prezzi normali tra il secondo e il terzo anello saranno 56.000, 5.000 in meno rispetto a oggi.

San Siro piano Webuild critiche – Le proteste delle opposizioni

Il consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico ha protestato affermando che il Consiglio è stato completamente escluso: «Se Sala pensa di poter ignorare il parere vincolante dell’aula, si sbaglia di grosso. A settembre presenterò una denuncia per omissione di atti d’ufficio». De Chirico ha anche sottolineato la necessità di chiarire quale sarà l’alternativa per i concerti e dove verranno organizzati per quattro estati. Ha aggiunto che le soluzioni della Maura e dell’Ippodromo non sono praticabili e si opporranno fermamente a queste ipotesi, giudicate fallimentari e inaccettabili dai residenti del quartiere.

Anche il consigliere FdI Enrico Marcora ha definito inaccettabile che il progetto di restyling venga gestito come una questione privata tra il sindaco e le società Milan e Inter, avvertendo che solleverà una polemica se le alternative per i concerti saranno La Maura e l’Ippodromo. Inoltre, è stato richiesto che venga convocata immediatamente, alla ripresa dei lavori a settembre, una commissione apposita.

Nel frattempo, ci sono già spettacoli in programma per l’estate 2025 a San Siro, tra cui artisti come Elodie, Elisa e il concerto annullato quest’anno da Bruce Springsteen. Alcuni consiglieri, dalla Lista Sala al gruppo misto, hanno aderito alla proposta di De Chirico di effettuare sopralluoghi nei siti olimpici, anche fuori città, considerando che verrà utilizzato il “brand Milano”.