In Italia, il calcio rappresenta da solo l’83,2% degli eventi sportivi fruiti nel Paese. Nel 2023, gli eventi calcistici hanno toccato quota 63mila, più di uno spettacolo ogni 1.000 abitanti. Una forte ripresa dopo la pandemia, che ha bloccato il calcio e non solo, ma ancora non abbastanza per tornare ai livelli del 2019, quando gli eventi superavano i 100mila. A fotografare la situazione è il Rapporto 2023 della SIAE.
Valutando l’offerta di spettacolo sul territorio, le differenze regionali raccontano che oltre il 40% degli spettacoli calcistici, pari a più di 25mila eventi, si concentrano in sole due regioni nordoccidentali: Lombardia e Piemonte. Nel Centro Italia, la Toscana si fa notare con il più alto numero di spettacoli calcistici d’Italia, pari a oltre 17mila (4,8 ogni 1.000 abitanti), contribuendo da sola a quasi il 30% dell’offerta sull’intero panorama nazionale. Al Sud e nelle Isole si concentra meno dell’8% degli eventi nazionali.
Il calcio si afferma tra i generi di spettacolo più popolari per la popolazione italiana, il terzo per attrattività di pubblico nel 2023, dopo il cinema e il comparto delle discoteche. Nel 2023, il pubblico degli spettacoli calcistici ha superato i dati del 2019, con oltre 28,7 milioni di partecipanti (+20%), cresciuto di oltre il 45% sul 2022, un incremento tra i più elevati rilevati dall’Osservatorio SIAE.
Quasi un italiano su due è andato a vedere una partita di calcio almeno una volta nel 2023. Infatti, il tasso di partecipazione territoriale è pari a circa 486 spettatori ogni mille abitanti. Questo evidenzia che il futuro dello spettacolo calcistico poggia su una base più che solida: un pubblico nutrito e capace di affezionarsi. All’interno del panorama nazionale, il pubblico si distribuisce in maniera meno sbilanciata rispetto all’offerta.
Lombardia e Piemonte restano in ogni caso le regioni più attrattive, con oltre 9 milioni di spettatori, poco meno di un terzo della domanda nazionale. Il Lazio si conferma un importante punto di riferimento per lo spettacolo calcistico italiano con eventi di richiamo, capaci di attrarre 3,7 milioni con appena 720 spettacoli. Scendendo verso il Sud, la Campania emerge con forza con quasi 2,5 milioni di spettatori, complice anche lo scudetto del Napoli di Luciano Spalletti nella stagione 2022/23. Nel resto del Mezzogiorno e nelle Isole la partecipazione rimane tra le più alte dello spettacolo.
Nel 2023, il calcio ha rappresentato il 76,1% della spesa complessiva per gli eventi sportivi svolti in Italia, con un volume di affari oltre ai 611 milioni di euro, secondo solo al settore dei concerti di musica pop, rock e leggera. La cifra supera significativamente la soglia dei 450 milioni di euro del 2019, andando a confermare ulteriormente la buona salute complessiva del settore. È in aumento anche il costo associato alla partecipazione all’evento. In media, ogni partita costa a uno spettatore 21,3 euro, +10% sull’anno precedente. Lo stesso valore supera però ampiamente i 30 euro in Lombardia e Piemonte e resta superiore anche in Lazio e Campania.
Come detto, il 2023 conferma la ripresa del settore e, con circa 3,5 milioni di spettacoli, segna una crescita a doppia cifra sull’anno precedente (+14,9%) anche se ancora con un ritardo rispetto all’offerta complessiva del 2019 (-18,5%). Con circa 640mila eventi nel 2023 (18% del totale nazionale) la Lombardia si conferma il centro nevralgico dello spettacolo in Italia, seguita da Lazio ed Emilia-Romagna. Il Centro è, invece, l’area con i tassi di offerta pro-capite più elevati d’Italia in tutte le regioni (+23% rispetto alla media nazionale), grazie alla performance di Roma, la provincia più ricca di eventi (351mila). Nota positiva per il Sud: si rileva una crescita sull’anno precedente superiore a quella nazionale, tra il +16% dell’Abruzzo e il +27,5% della Basilicata.
Con quasi 265 milioni di spettatori, 60,5 milioni in più rispetto all’anno scorso (+30%), il 2023 ha sfiorato il livello del periodo pre-pandemico (-6% sul biennio 2018-19). Inoltre, in molti settori, le affluenze medie per spettacolo sono in aumento rispetto al 2019: con circa 75,8 partecipanti in media a ogni evento di spettacolo, le affluenze non sono mai state così elevate, segnando un +13% sul 2022 che presentava livelli allineati a quelli del 2019. Alcuni settori sono stati particolarmente determinanti per attestare la ripresa complessiva dello spettacolo, quali il cinema o il calcio, che in un anno soltanto hanno recuperato rispettivamente 26,4 milioni di spettatori (+55%) e oltre 9 milioni di spettatori (+46%). Discorso analogo per i concerti di musica pop, rock e leggera, che con 23,7 milioni di spettatori hanno confermato il corso già straordinario avviato nel 2022, abbattendo ogni record di presenze.