Serie A autonoma rispetto alla FIGC, l’emendamento Mulè verso il ritiro

Sorride il presidente federale Gabriele Gravina, con i club che però sono pronti a tornare all’attacco sull’argomento.

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Gabriele Gravina (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Dopo giorni a dir poco frenetici, Gabriele Gravina ha ricevuto due buone notizie nella giornata di ieri. La conferma di Gianluigi Buffon come capo delegazione dell’Italia, ma con una sfera di influenza che si allarga, permette al presidente della FIGC di non dover affrontare nuovamente il discorso Nazionale, almeno non a breve termine. Ma non è finita qui.

Infatti, come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, il presidente Gravina, che non ha ancora sciolto le riserve su una sua eventuale ricandidatura per le elezioni federali del prossimo 4 novembre, ha ricevuto dal Parlamento la conferma che l’emendamento al Decreto Sport, firmato dal deputato di Forza Italia Giorgio Mulè, verrà molto probabilmente ritirato.

L’emendamento, come era stato formulato, avrebbe inferto un duro colpo alla Federcalcio, e a Gravina stesso, riconoscendo alla Serie A più autonomia rispetto alla FIGC. Una richiesta che i club del massimo campionato portano avanti ormai da mesi, supportati dal presidente di Lega Lorenzo Casini. Se l’emendamento fosse ufficialmente ritirato, si rimarrebbe nello status quo. Un’ottima notizia per Gravina, soprattutto dopo l’ultimo burrascoso periodo, ma sicuramente i club di Serie A torneranno così all’attacco, visto che l’autonomia è un discorso che accomuna tutte le società e su cui non si vuole fare un passo indietro.