Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann, ha portato al 100% il proprio controllo su Gedi, gruppo editoriale, che controlla quotidiani come La Repubblica, La Stampa e Il Secolo XIX, senza dimentica le testate locali e digitali e i tre canali radio nazionali, Radio Deejay, Radio Capital e Radio m2o.
«Annunciato lo scorso 22 aprile, l’azionista Exor – spiega una nota della società – ha perfezionato l’acquisto delle partecipazioni possedute da Cir e da Mercurio. Marco De Benedetti e Carlo Perrone lasciano quindi la carica di amministratori di Gedi». Come riporta l’edizione odierna del La Stampa, a fine aprile, Gedi aveva rinnovato anche il CdA confermando una strategia su tre assi: giornalismo indipendente, intrattenimento di qualità e accelerazione dello sviluppo digitale.
Dopo l’uscita di De Benedetti e Perrone, restano nel Consiglio di Amministrazione il presidente John Elkann, l’amministratore delegato Maurizio Scanavino, Turi Munthe e Umberto Tribuzio oltre ai manager cooptati alla fine di aprile: Marco Bassetti, Diyala D’Aveni e Francesco Dini.
Gedi a marzo ha trovato un’intesa preliminare con il gruppo Msc della famiglia Aponte per la cessione del Il Secolo XIX. «Il percorso compiuto da Gedi in questi anni – aveva sottolineato lo scorso 22 aprile il presidente del gruppo editoriale John Elkann – ha permesso di definire con chiarezza le attività di una media company innovativa e sempre più digitale. Gedi garantisce un’informazione affidabile e libera da condizionamenti attraverso due grandi testate nazionali, che hanno ognuna una forte identità e uno stretto legame con i propri lettori».
Parlando delle radio e dei social, Elkann ha spiegato che il polo radiofonico di Gedi «leader riconosciuto in Italia e le crescenti attività nei social media offrono ogni giorno nuove occasioni di sviluppo, e grazie alla spinta del digitale coinvolgono un pubblico più ampio e giovane»