Inter-LionRock, per la FIGC al momento non risulta nessun illecito

Nell’operazione di cessione a Oaktree tiene banco il tema del 31% delle quote di LionRock, detenute in questi anni tramite la controllata ISC SpA.

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(Foto: Marco Luzzani/Getty Images)

Nel passaggio di proprietà che ha portato il fondo Oaktree a mettere le mani sull’Inter (ponendo fine alla gestione Suning) tiene banco il tema del pignoramento del 31% di azioni del club nerazzurro riconducibile a LionRock. Due distinte comunicazioni – ha ricostruito Dagospia – creano un buco di tre anni, in cui non è chiaro chi ne abbia mantenuto la proprietà.

Un comunicato dell’Inter di giovedì scorso ne esponeva la meccanica: il 22 maggio Oaktree ha escusso il pegno che deteneva sulle quote di Great Horizon, società al vertice della catena di controllo lussemburghese dell’Inter. A sua volta, la stessa società «ha acquisito il controllo e la proprietà di LionRock Zuqiu Ltd, società che detiene indirettamente, tramite la sua controllata ISC SpA il 31,05% delle azioni dell’Inter».

Quest’ultima è la società italiana con in pancia il 31% dell’Inter, creata in passato da Erik Thohir e acquisita nel 2019 da LionRock, attraverso un veicolo basato alle isole Cayman, LionRock Zuqiu. Acquisendo Great Horizon, Oaktree ha rilevato tutto quanto vi era dentro. Quello che rimarrebbe da capire è come e quando siano arrivate a Great Horizon le quote della società Cayman.

L’Inter ha precisato solamente di essere stata informata «in pari data», e dunque sempre il 22 maggio scorso. Lo stesso giorno, però, un portavoce di LionRock ha dichiarato a Reuters che il fondo di Hong Kong aveva cessato di essere azionista dell’Inter quando Oaktree aveva erogato il finanziamento a Zhang, cioè a maggio 2021, ovverosia tre anni fa.

Nei documenti, tuttavia, non si trova conferma. Great Horizon non sembra aver acquistato la quota tre anni fa, perché il suo bilancio 2021 (depositato qualche settimana fa) non ne fa cenno, così come non viene fatto cenno a riguardo nemmeno nel bilancio al 30 giugno 2021 di International Sports Capital Spa, approvato dall’assemblea dei soci il 27 dicembre 2021.

Inoltre, in tutti i documenti ufficiali legati al bond (dal prospetto del 9 febbraio 2022 alle seguenti comunicazioni trimestrali), la quota in mano a ISC è sempre stata riferita al fondo LionRock. Nell’ultima comunicazione del febbraio scorso si legge ad esempio che l’Inter «è posseduta da Grand Tower S.à r.l. (68,55%), International Sports Capital S.p.A. (“ISC”) (31,05%) e altri azionisti di minoranza (0,40%). ISC è posseduta da LionRock Capital (“LionRock”), un esperto investitore di private equity con sede a Hong Kong». Senza considerare che lo stesso fondo LionRock, sul proprio sito, inserisce l’Inter ancora tra le società nel suo portfolio, oltre ad aver celebrato con una notizia il successo in campionato.

Nel caso di un passaggio di quote societarie non comunicate, la situazione rischia di creare problemi perché le norme federali obbligano i club a comunicare trasferimenti di quote societarie superiori al 10%, pena l’ammenda o la penalizzazione di punti in classifica e lo stesso obbligo impongono le norme UEFA.

Al momento – secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport – alla FIGC non risulta nulla di illecito nella posizione dei nerazzurri, visto che si parlerebbe di un’operazione effettuata da Steven Zhang nell’ambito del libero mercato.