La nervosa serata di Allegri: espulsione, scontro con Giuntoli e aggressione al direttore di Tuttosport

Nel post partita il tecnico della Juventus mette nel mirino anche il direttore di Tuttosport.

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Massimiliano Allegri (Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP)

Una serata di gioia ma anche di nervosismo per Massimiliano Allegri. La vittoria della sua quinta Coppa Italia nella sfida della sua Juventus contro l’Atalanta è stata caratterizzata anche da una doppia esplosione del tecnico livornese, prima in campo poi dentro l’Olimpico.

Il cartellino rosso che Maresca gli sventola dopo diverse proteste con il quarto uomo scatena la prima furia di Allegri: non solo la giacca, stavolta si toglie anche la cravatta, applaude l’arbitro, si avvicina al quarto uomo Mariani digrignando i denti e gli urla qualcosa, prima di girarsi verso la tribuna urlando «Dov’è Rocchi?», il designatore arbitrale.

Finita la partita, Allegri rientra poi in campo per i festeggiamenti, la giacca e la cravatta sono al loro posto ma c’è spazio per un momento di nervosismo quando intravede il direttore sportivo Giuntoli, allontanato a gesti in malo modo. («No, non è successo niente, ho rispetto per la società, volevo solo festeggiare con la squadra», le sue parole in tv.

Il nervosismo, però, torna a farsi sentire nei meandri dell’Olimpico. Prima della conferenza stampa post partita, Allegri infatti si è rivolto così a Guido Vaciago, direttore di Tuttosport: «Direttore di merda! Sì, tu direttore di merda. Scrivi la verità sul tuo giornale, non quello che ti dice la società! Smettila di fare le marchette con la società», come riportato dallo stesso Vaciago.

Dopo un invito a stare calmo e spiegare la situazione, Allegri ha risposto strattonando, spingendo e gridando ancora: «Guarda che so dove venire a prenderti. So dove aspettarti. Vengo e ti strappo tutte e due le orecchie. Vengo e ti picchio sul muso. Scrivi la verità sul giornale», mentre Gabriella Ravizzotti dell’ufficio stampa della Juventus e un addetto della Lega Serie A lo trattenevano, riuscendo poi a trascinarlo in sala stampa. La società bianconera, conclude Vaciago, «si è immediatamente e molto premurosamente scusata».