Abodi tira dritto: la riforma attesa lunedì in Consiglio dei ministri

Il documento verrà presentato lunedì prossimo per essere votato e diventare da subito effettivo. A FIGC e FIP sarà dato pochissimo tempo per presentare proposte di modifiche e correzioni.

Stadi subcommissari
Andrea Abodi (Giovanni Pasquino / Deepbluemedia / Insidefoto)

Nonostante le critiche ricevute nella giornata di ieri, il ministro per lo Sport Andrea Abodi non ha intenzione di rallentare il percorso della sua proposta di riforma che, come da lui stesso chiarito, deve essere definito, ma certamente non ha bisogno di stravolgimenti.

Come riporta l’edizione odierna de La Stampa, il ministro è però disposto a parlarne in un incontro, chiesto dai presidenti delle due federazioni coinvolte, Gabriele Gravina per la FIGC e Gianni Petrucci per la FIP, che dovrebbe tenersi tra mercoledì e venerdì e potrebbe essere allargato a Giovanni Malagò, presidente del CONI, e ad altri soggetti istituzionali. Ma Abodi ha l’appoggio del governo, specialmente del partito di maggioranza della premier Giorgia Meloni, a continuare sulla strada tracciata.

Alle due federazioni verrà quindi offerto un tempo limitato per presentare le proprie proposte di modifica e correzioni: al massimo, fino a questo fine settimana. Così da far approdare il decreto Abodi in Consiglio dei ministri già per lunedì prossimo e una volta votato sarà da subito effettivo.

Nell’area di maggioranza solamente Forza Italia, partito in cui figurano sia Adriano Galliani che Claudio Lotito, si mantiene prudente: «Stiamo attenti a preservare l’autonomia dello sport», fanno sapere. Ne hanno parlato Antonio Tajani insieme al capogruppo alla Camera Paolo Barelli, ex presidente della Federnuoto, e appunto al senatore Lotito, presidente della Lazio. Il provvedimento di Abodi non piace a tutti, ma «per ora aspettiamo, facciamo parlare le istituzioni sportive», si sarebbero detti, a margine di un vertice di partito.