Philips vola in Borsa: il valore della quota di Exor sale di oltre 1 miliardo

Il risultato è arrivato dopo l’accordo raggiunto con le autorità statunitensi riguardante i ventilatori polmonari difettosi Respironics.

john elkann
(Foto: Nicolò Campo / Insidefoto)

Il gigante olandese Philips ha fatto registrare un balzo in Borsa dopo aver concluso un accordo con le autorità statunitensi riguardante i ventilatori polmonari difettosi. In base all’intesa raggiunta con gli USA, la società pagherà 1,1 miliardi di dollari, la metà delle stime degli analisti, per porre fine alla controversia.

Il prezzo delle azioni di Philips è salito del 30%, chiudendo a 25,54 euro ad Amsterdam, con un picco di 29 euro durante la giornata. Questo rappresenta un aumento del 45% rispetto alla chiusura di venerdì. La capitalizzazione di Philips è ora di 23,3 miliardi di euro, portando il valore della partecipazione della famiglia Agnelli-Elkann, tramite la holding Exor, a 3,5 miliardi di euro, rispetto ai 2,6 miliardi di euro investiti lo scorso agosto. Anche Exor ha registrato un aumento del 4% a Amsterdam.

Il caso riguarda i ventilatori Respironics richiamati nel 2021 per problemi di sicurezza. Philips ha accettato di pagare 1,1 miliardi di dollari per chiudere la questione, che ha influito sui risultati finanziari e sul valore delle azioni negli ultimi tre anni. La società ha già accantonato 982 milioni di dollari nel bilancio del primo trimestre. Questo accordo ha evitato perdite potenzialmente molto più elevate rispetto alle aspettative degli analisti, che variavano da 2 a 4 miliardi di dollari, e alcune stime pessimistiche arrivavano fino a 10 miliardi di dollari.

Inoltre, Philips ha raggiunto un accordo con le assicurazioni che si impegneranno a rimborsare 540 milioni di euro nel corso dell’anno. La società ha sottolineato che non ammette responsabilità per le lesioni causate dai dispositivi Respironics e che l’accordo riguarda richieste di risarcimento presentate nei tribunali statunitensi e potenziali richieste al registro del censimento.

I risultati finanziari del primo trimestre indicano un fatturato di 4,1 miliardi di euro, in calo del 1% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, escludendo gli effetti valutari e le variazioni di perimetro, la società ha segnalato un aumento del 2,4% grazie alla crescita nei settori Diagnosi e Trattamento e Salute Personale, compensata parzialmente dalla diminuzione in Connected Care. L’EBITDA ajusted è stato del 14,7% dei ricavi, in aumento rispetto al 13,8% dell’anno precedente.

Tuttavia, la perdita netta è stata di 998 milioni di euro, superiore ai 665 milioni del primo trimestre del 2023, con ordini in calo del 3,8%, principalmente a causa della performance debole nel mercato cinese. Il CEO di Philips, Roy Jakobs, ha spiegato che l’anno è iniziato come previsto, con una crescita degli ordini al di fuori della Cina e un miglioramento significativo dei margini.

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