Non sarà a San Siro in occasione del possibile derby Scudetto con il Milan, ma l’ex patron dell’Inter Massimo Moratti freme in vista del traguardo, che consegnerà anche la seconda stella al club nerazzurro. «Dopo la finale di Champions era chiaro che fossi più convinto che si potesse arrivare a un traguardo prestigioso, come la seconda stella, ma forse per scaramanzia o prudenza non volevo essere così sicuro. Ma fin dalle prime partite si è compresa la vera dimensione dell’Inter», ha detto in un’intervista a ll Corriere della Sera.
Moratti ha buone parole per tutti, dai calciatori a Simone Inzaghi, e la supremazia sulle avversarie se la spiega così: «C’è una notevole superiorità rispetto alle altre squadre, così com’è successo la stagione passata con il Napoli: le squadre avversarie hanno sicuramente avuto dei problemi, non sono state all’altezza dell’Inter che, tranne il regalo di due anni fa, i suoi punti li ha conquistati con grande merito».
Sullo Scudetto del Milan nel 2021/22, Moratti non ha dubbi sul fatto che sia stato “regalato” proprio dall’Inter: «Ne sono convinto», ha risposto. Ma vincerlo eventualmente lunedì contro i rossoneri non è un’esigenza primaria: «La seconda stella basta che arrivi, non mi farei un complesso di doverla conquistare proprio nel derby. Altra cosa è la sfida col Milan, vincerla è importante, perché non è una partita come le altre».
Poi, una battuta su Steven Zhang e un auspicio sul suo futuro in nerazzurro: «Zhang ha avuto ottimi risultati, ha tenuto la squadra su un livello di notevole prestigio anche a livello internazionale, per un tifoso sarebbe assurdo criticarlo. Il futuro? Bisognerebbe essere informati, cosa che io non sono». Su un eventuale passaggio di proprietà, Moratti spiega che «psicologicamente lo affronti lavorando su te stesso, perché devi renderti conto che non sei padrone del mondo, che certe cose bisogna farle, con i tempi e i modi giusti. Allora non si soffre tanto e se si soffre sai che i dolori della vita sono ben altri. Bisogna vedere come e con chi avviene il passaggio. Certo che se una cosa, un bene te lo portano via, è tutto diverso: il mio auspicio è che tutto possa evolvere nel modo migliore per l’Inter».
In chiusura, una battuta sulla Nazionale e sugli Europei che si terranno in Germania: «Spalletti? Un tecnico che sa far giocare bene le sue squadre, ci tiene tantissimo. Poi pare che con Retegui e Scamacca il problema del gol possa essere risolto».