Il bilancio della Premier League: ricavi per 4 miliardi e conti in utile nel 2022/23

Il massimo campionato inglese ha chiuso in utile l’esercizio al 31 luglio dello scorso anno. Dall’estero ricavi per oltre 1,6 miliardi di sterline.

il massimo campionato inglese ha chiuso in utile l'esercizio al 31 luglio dello scorso anno
(Foto: Alex Pantling/Getty Images)

La Premier League ha chiuso il bilancio della stagione 2022/23 con ricavi superiori ai 3,5 miliardi di sterline (circa 4,1 miliardi di euro) e un utile di 216 milioni di sterline (oltre 250 milioni di euro). I dati emergono dal bilancio del massimo campionato inglese, consultato da Calcio e Finanza, e fanno registrare una crescita rispetto al 2022.

L’esercizio precedente, infatti, si era chiuso con ricavi per poco meno di 3,1 miliardi di sterline e un rosso di circa 222 milioni di sterline. I ricavi della lega fanno riferimento prevalentemente agli accordi per la cessione dei diritti televisivi ai broadcaster. I costi sono invece principalmente legati alla distribuzione di queste entrate ai club, e nei conti al 31 luglio 2023 ammontano a 3,1 miliardi di sterline circa.

«Il fatturato comprende il valore delle vendite (IVA esclusa) derivanti dalle sponsorizzazioni e dai ricavi derivanti dai contratti di trasmissione televisiva. Gli importi fatturati ma non ancora incassati relativi alla stagione successiva sono inclusi nei debiti e risconti passivi. […] I pagamenti ai club sono registrati come costo del venduto nell’anno in cui vengono rilevati i relativi ricavi», si legge infatti nel documento.

«Il fatturato deriva dall’attività di gestione della Premier League ed è interamente derivante dalla vendita di diritti radiotelevisivi e dagli sponsor. Il fatturato è realizzato nel Regno Unito, oltre a 1.692,7 milioni di sterline (quasi 1,9 miliardi di euro al cambio attuale) derivanti dalla vendita dei diritti audiovisivi alle emittenti di tutto il mondo per la trasmissione», del torneo inglese.

Per quanto riguarda invece le spese operative, queste ammontano a 370 milioni di sterline circa. Le quote maggiori sono legate alla cosiddetta “solidarietà” per quasi 130 milioni di sterline e 123 milioni di sterline a livello di spese amministrative.