Investimento sbagliato: Montezemolo fa causa a due broker per 50 milioni

L’imprenditore ha citato Federico Faleschini e Daniele Migani alla England and Wales High Court di Londra. I due sono stati già sotto istruttoria in Svizzera per «presunto comportamento criminale».

montezemolo
Luca Cordero di Montezemolo (Foto: GABRIEL BOUYS/AFP via Getty Images)

Un investimento andato male, ma che nasconderebbe un comportamento doloso di due consulenti finanziari italiani, operanti in Svizzera. E’ questa la disavventura capitata a Luca Cordero di Montezemolo e famiglia, che ora ha portato la questione alla attenzione della England and Wales High Court di Londra.

La cifra in questione, secondo quanto riporta il portale svizzero Gotham City, sarebbe di 50 milioni di euro e vede citati da Montezemolo i due consulenti finanziari, Federico Faleschini e Daniele Migani. Il primo è titolare della Logic Holding, con uffici nel canton Zugo, il secondo della londinese Xy Uk, oltre che di un’altra società, la Twinkle Capital. Quest’ultima con sede sempre a Zugo e gestita da entrambi.

Tramite un commento di una sua collaboratrice al quotidiano La Repubblica, Montezemolo precisa che la cifra di 50 milioni di euro non rappresenta tuttavia la perdita, che sarebbe inferiore, bensì la cifra richiesta dall’imprenditore e dalla sua famiglia, quale risarcimento danni.

Montezemolo causa 50 milioni – L’investimento del figlio Matteo e la pandemia

Tutto comincia nel 2016 quando la Gi Globinvestment Limited, un vettore finanziario gestito da Matteo Cordero di Montezemolo, figlio di Luca, con sede nella capitale britannica, decide di investire nel fondo lussemburghese Skew Base Fund. L’investimento funziona fino al marzo del 2020 quando, a seguito dell’insorgere della pandemia, i mercati vanno in perdita con il fondo che subisce un tracollo e alcune sue parti vengono liquidate.

La decisione dei Montezemolo di adire le vie legali nei confronti di Faleschini e Migani fa seguito alla scoperta che i due, presentatisi come consulenti indipendenti, in realtà avevano partecipato alla costituzione dello Skew Base Fund, che avevano consigliato anche ad altri clienti. Erano, in sostanza, «implicati negli eventi in oggetto», per riprendere la formula utilizzata dalla corte del Regno Unito, presieduta dalla giudice Sara Cockerill, che si occupa della denuncia dei Montezemolo.

Per questo motivo la giudice Cockerill ha respinto una richiesta di annullamento dell’azione giudiziaria, da parte di Federico Faleschini. La causa, dunque, va avanti. Intanto in Svizzera un’istruttoria penale ha stabilito che Faleschini e Migani si sono resi responsabili di «presunto comportamento criminale».